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Sabato, 20 Aprile 2024
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Dalle porno-estorsioni al Ddos: i 15 rischi da evitare sul web secondo l'Europol

I metodi di truffa su internet sono in continua evoluzione e in sempre più capillare diffusione. Ecco quelli più pericolosi secondo l'agenzia di sicurezza europea potrebbero

Colpire sempre, non farsi prendere mai. I metodi di truffa su internet sono in continua evoluzione e in sempre più capillare diffusione. Si sviluppano metodi sempre nuovi per provocare disagi e brutte sorprese a chi naviga nella rete. Malware, spyware, trojani, scam: tutti nomi di raggiri informatici a cui se ne aggiungono di più sofisticati. Nella giungla digitale del XXI secolo è sempre più difficile districarsi, e allora Europol ha deciso di mettere a punto una guida che illustri i 15 pericoli che si annidano sul web. Eccoli di seguito, uno per uno:

1) Ransomware. Un modo per rubare informazioni e chiedere il riscatto (ransom) al proprietario. E’ un attacco standard per i criminali informatici, che però lo stanno trasformando da casuale a mirato.

2) Malware. Un programma che compromette il funzionamento di pc e dispositivi portatili. La sua diffusione aumenta via via che gli utenti passano dai servizi bancari di internet a quelli mobili. Insomma, colpisce non solo il pc, ma pure lo smartphone.

3) Malware, nuove generazione. Gli attacchi informatici fanno danni soprattutto perché non si vedono, e quando ce se ne rendo conto è ormai troppo tardi. Gli attacchi che utilizzano malware senza file sono diventati una componente standard del settore del crimine-

4) Ricatti. La nuova legislazione europea sulla privacy (Gdpr) impone di segnalare violazioni entro 72 ore. “E’ sempre possibile – spiega Europol – che le aziende hackerate preferiscano pagare un riscatto più piccolo all’hacker per non divulgare le informazioni, piuttosto che pagare la multa che potrebbe essere imposta dalle autorità”.

5) Ddos. Tenete a mente questa sigla, che indica un programma in grado di rendere inutilizzabili server, datacenter e reti di distribuzione di contenuti nel giro di pochi minuti.

6) Phishing e pagamenti fraudolenti. Il primo è un sistema che induce l’utente a fornire dati, il secondo è l’insieme dei sistemi che portano a clonazione di carte, accesso ai conti e così via.

7) Sviluppo dell’Africa. Il continente africano avrà in prospettiva una crescita economica sempre maggiore. Uscendo dal sottosviluppo sempre più persone avranno accesso alla rete, e l’Africa, dove si prevede popolazione di costante aumento, diventerà il centro delle nuove truffe mondiali.

8) Criptovalute, o moneta virtuale. Europol mette in guardia. “I criminali continueranno ad abusarne”.

9) Un aumento delle richieste di estorsione e del ransomware in queste valute.

10) Pedopornografia on-line. L’aumento del numero di minori che utilizzano regolarmente pc o internet da telefonino e le nuove piattaforme di condivisioni di contenuti faranno crescere il fenomeno.

11) Pedo-porno estorsioni. Europol è dell’idea che il numero la crescita del materiale pedopornografico ne aumenterà furti, con conseguente aumento dei riscatti.

12) Invisibilità. Strumenti di anonimizzazione e crittografia permettono ai malintenzionati di non farsi tracciare su internet. In questo modo risultano ‘invisibili’ e sono più liberi di agire.

13) Dirette spinte. “La trasmissione in diretta di abusi sessuali su minori rimane un crimine particolarmente complesso da indagare ed è probabile che aumenti ulteriormente in futuro”, avverte Europol.

14) Skimming. Termine che indica la clonazione delle carte di credito on-line. Avviene nel momento di un pagamento effettuato in rete.

15) Compagnie telefoniche fantasma. “Le frodi nel settore delle telecomunicazioni rappresentano una vecchia ma crescente tendenza alle frodi che comportano pagamenti non in contanti”, ricorda Europol.

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