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Venerdì, 29 Marzo 2024
L'indagine

Un cartello tra i big del delivery per dividersi il mercato Ue? Bruxelles avvia un'indagine

La Commissione europea ha condotto delle ispezioni senza preavviso presso le sedi di alcune società

Un cartello tra i big del settore per spartirsi il mercato del delivery e ridurre la concorrenza di altre società. È questo il sospetto che circola negli uffici dell'Antitrust della Commissione europea, che ha reso noto di aver condotto ispezioni senza preavviso nelle sedi di aziende che si occupano di ordini e consegne online di prodotti alimentari e altri beni di consumo in due Stati membri.

Il timore dell'esecutivo europeo, che non ha specificato i Paesi coinvolti né i nomi delle aziende, è che le società possano aver violato l'articolo 101 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea che vieta i cartelli e le pratiche commerciali restrittive. Nelle ispezioni, i funzionari della Commissione sono stati accompagnati dai loro omologhi delle autorità nazionali competenti in materia di concorrenza.

L'indagine riguarda un presunto accordo o una pratica concordata per la ripartizione dei mercati nazionali per l'ordinazione e la consegna online di generi alimentari e altri beni di consumo nell'Ue. Le ispezioni senza preavviso sono un passo preliminare per indagare su presunte pratiche anticoncorrenziali, ma non pregiudicano l'esito dell'indagine e condurle non significa che le aziende siano colpevoli. Non esiste una scadenza legale per completare le indagini sulla condotta anticoncorrenziale, ma la loro durata dipende da una serie di fattori, tra cui la complessità di ciascun caso, la misura in cui le imprese interessate collaborano con la Commissione e l'esercizio dei diritti di difesa.

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