Più aiuti di Stato contro il caro bollette e per ridurre i consumi, la mossa di Bruxelles
La bozza della Commissione. A beneficiare delle nuove misure potrebbe essere il piano da 200 miliardi della Germania contestato dagli altri Paesi Ue
Più aiuti di Stato per tutti, soprattutto per chi può permetterseli. Per aiutare le imprese a reagire al caro bollette, ma anche per ridurre i consumi di elettricità in vista di un inverno che si preannuncia difficile. La Commissione europea dovrebbe estendere la deroga alle regole Ue sulla concorrenza per consentire ai governi di usare i sussidi pubblici per sostenere le loro economie. Secondo quanto scrive Euractiv, Bruxelles ha elaborato una serie di modifiche al quadro temporaneo di crisi inaugurato con il Covid-19 e prolungato già a marzo con lo scoppio della guerra in Ucraina.
La decisione potrebbe rinfocolare le polemiche sul piano lanciato dalla Germania che prevede un pacchetto di sovvenzioni da 200 miliardi di euro per proteggere famiglie e imprese dall'impennata dei prezzi. Un maxi intervento che è stato criticato da diversi governi, compreso quello italiano, i quali contestano a Berlino di bloccare da un lato soluzioni comuni per far fronte ai rincari (come il price cap sul gas e un fondo comune anti-inflazione) e dall'altro di utilizzare la potenza di fuoco del suo bilancio per dare un vantaggio competitivo alle sue aziende. Detto nel linguaggio dell'antitrust europeo, l'esecutivo guidato da Olaf Scholz rischia di minare l'integrità del mercato unico.
Non è chiaro se le modifiche al quadro temporaneo di crisi si tradurranno in un automatico via libera al piano tedesco. Secondo quanto scrive Euractiv, "i principali emendamenti riguardano un'estensione del campo di applicazione alle imprese con problemi di risolvibilità, un aumento dell'importo degli aiuti che un'impresa può ricevere dagli Stati membri dell'Ue e una maggiore attenzione al sostegno alle imprese per il risparmio energetico". Per quanto riguarda la solvibilità, Bruxelles prevede che gli aiuti di Stato non si limitino a garantire la sopravvivenza a breve termine delle imprese a corto di liquidità, ma possano anche essere messi a disposizione di chi ha problemi a medio termine per onorare il proprio debito. Una misura ritagliata sulle società del settore energetico.
La bozza della Commissione prevede anche l'aumento dell'importo massimo degli aiuti di Stato che un'impresa può ricevere, che dovrebbero passare da 500mila a 750mila euro. Inoltre, il termine ultimo per la concessione dei sussidi dovrebbe essere fissato al 31 dicembre 2023. "Come in precedenza - scrive sempre Euractiv - sarà possibile fornire maggiori aiuti di Stato per i costi aggiuntivi sostenuti alle imprese a causa di aumenti eccezionalmente severi dei prezzi del gas naturale e dell'elettricità. Tuttavia, secondo la bozza di proposta, una precedente limitazione di questo aiuto a un totale di 2 milioni di euro per impresa sarà in futuro una limitazione annuale, il che significa che le imprese che hanno raggiunto il limite quest'anno potrebbero richiedere più aiuti di Stato nel 2023".
Infine, Bruxelles estende gli aiuti anche a coloro che intendo investire per ridurre i consumi di elettricità, in linea con gli obiettivi fissati a livello Ue. Potranno essere erogati sostegni volti "ad alleviare l'eccezionale aumento dei prezzi dell'elettricità riducendo il consumo per le tecnologie di generazione di elettricità più costose (attualmente basate sul gas)", si legge nel documento.