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Giovedì, 25 Aprile 2024
Guerra commerciale / Russia

Putin vuole solo rubli da chi compra il suo gas: ecco perché si rischia un nuovo rincaro

La decisione del leader del Cremlino. Gli stessi Stati che hanno imposto sanzioni dovranno acquistare la moneta russa rafforzandola

Vladimir Putin ha deciso che il gas russo sarà venduto ai Paesi occidentali soltanto in rubli, una mossa che serve a rafforzare il valore della moneta nazionale e che potrebbe portare a un ulteriore aumento del prezzo dell'energia. Il presidente ha annunciato la mossa, che riguarderà tutti gli “Stati ostili al rublo”, in una riunione di gabinetto, garantendo però che Mosca “continuerà” ad assicurare le forniture “in base a volumi e prezzi, principi di tariffazione stabiliti nei contratti conclusi in precedenza", riporta l'agenzia di stampa russa Tass.

L'inquilino del Cremlino ha fatto anche capire che la decisione potrebbe essere estesa anche ad altri prodotto in futuro "Chiedo al governo di dare un'adeguata direttiva a Gazprom su come apportare modifiche ai contratti”, ha detto il capo di Stato, ma non è chiaro che tipo di modifiche saranno fatte agli stessi. "Come sapete, decisioni illegittime di un cosiddetto congelamento dei beni russi sono state prese nelle ultime settimane da diversi Paesi occidentali”, e in questo modo hanno “messo fine all'affidabilità delle loro valute”, ha aggiunto Putin nello spiegare la decisione, e per questo "per noi non ha senso vendere i nostri prodotti nell'Unione europea e negli Stati Uniti e ricevere pagamenti in dollari, euro e altre valute”.

A fine gennaio, circa il 58% delle vendite di gas naturale del gigante russo del gas Gazprom all'Europa e ad altri Paesi sono state regolate in euro. Nel terzo trimestre dello scorso anno, il 39% era in dollari Usa. All'inizio di marzo Mosca ha stabilito un elenco di 48 nazioni ritenute ostili, e tra queste ci sono tutti i Paesi membri dell'Ue, Stati Uniti, Giappone, Svizzera e Norvegia, tutte nazioni che ora saranno costrette a pagare il gas in rubli.

Questa mossa non farà altri che rafforzare la valuta di Mosca, perché chi vorrà il gas dovrà necessariamente acquistarla, creando un effetto a catena per cui di conseguenza anche il prezzo stesso del gas potrebbe aumentare se ad esempio il prezzo del gas sarà fissato sul rublo e non sull'euro o il dollaro. Ma questi dettagli si capiranno meglio quando la decisione diventerà effettiva. Un alto diplomatico Ue, parlando alla France Press, ha sottolineato che "un contratto è un contratto", e che quindi Bruxelles si aspetta che non ci siano cambi da questo punto di vista, ma "dovremo vedere nelle prossime settimane cosa significhi effettivamente nella pratica" la decisione di Putin, ha aggiunto.

In seguito all'invasione dell'Ucraina, contro la Russia sono state imposte diverse sanzioni, tra cui il blocco delle transazioni internazionali per le più importanti banche della nazione, portando a un crollo del valore del rublo, visto che in tanti si sono precipitati a venderlo per acquistare valute più stabili. La banca centrale di Mosca ha adottato diverse misure per sostenere la moneta, incluso il raddoppio dei tassi di interesse al 20 percento come modo per invogliare le persone a mantenere i propri rubli in banca. Ma dopo l'annuncio di Putin si prevede un effetto opposto, con molti degli stessi Paesi che hanno imposto le sanzioni che ora saranno costretti ad acquistare la valuta russa per poi acquistare il gas di cui hanno bisogno.

Il prezzo del gas previsto per aprile presso al punto di scambio virtuale dei dei Paesi Bassi, il Ttf, è già salito a 118,75 euro per Mwh, un aumento di quasi il 20,3% dall'inizio delle negoziazioni.

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