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Giovedì, 28 Marzo 2024
Crisi energetica

Pannelli a casa senza permesso e massimo 3 mesi per l'ok ai grandi impianti: le nuove norme Ue

Via libera dei ministri europei alla misura per velocizzare lo sviluppo delle rinnovabili. Per i piccoli impianti vale il tacito consenso entro 1 mese dalla richiesta

Massimo tre mesi per ricevere l'autorizzazione se si tratta di progetti di grandi dimensioni. Ma per i piccoli parchi fotovoltaici o l'installazione dei pannelli solari a casa per l'autoconsumo potrà valere anche il tacito consenso se non si ottiene una risposta entro un mese. Sono queste le principali misure approvate dai ministri dell'Energia dell'Unione europea per accelerare lo sviluppo dell'energia rinnovabile nel Vecchio Contintente e ridurre la dipendenza da gas e petrolio. L'intesa, per ora, è politica: per l'ok formale occorre attendere un accordo anche sul price cap sul metano, che dovrebbe arrivare entro la fine dell'anno.

La proposta di velocizzare le autorizzazioni era stata avanzata dalla Commissione europea nel quadro del RePowerEU, il piano elaborato all'indomani della guerra in Ucraina per affrontare le conseguenze del braccio di ferro con la Russia sull'energia. I ministri dei 27 hanno concordato una serie di "norme temporanee" che "fissano termini massimi per il rilascio delle autorizzazioni relative alle apparecchiature per l'energia solare, il potenziamento degli impianti di produzione di energia rinnovabile esistenti (revisione della potenza) e l'installazione di pompe di calore. Inoltre, introducono una presunzione di interesse pubblico prevalente per i progetti di energia rinnovabile", si legge sul sito del Consiglio degli Stati membri. Vediamo le misure nel dettaglio.

Apparecchiature per l'energia solare

Gli Stati membri hanno convenuto che la procedura autorizzativa non supererà i tre mesi. In determinate circostanze, per i progetti di energia solare su strutture artificiali esistenti non sarà previsto l'obbligo di effettuare una valutazione specifica dell'impatto ambientale. L'installazione di apparecchiature per l'energia solare con una capacità fino a 50 kW, anche per le persone che producono energia solare per il proprio consumo, beneficerà di un accordo tacito dopo un mese dall'applicazione, a condizione che non vi siano problemi di sicurezza, stabilità e affidabilità della rete.

Revisione della potenza 

Il Consiglio ha concordato un termine massimo di sei mesi per la procedura autorizzativa per la revisione della potenza dei progetti di energia rinnovabile, incluse tutte le valutazioni ambientali pertinenti. Qualora la revisione della potenza comporti un aumento fino al 15% della capacità dell'impianto di produzione, le connessioni alla rete saranno consentite entro tre mesi.

Pompe di calore

Gli Stati membri hanno concordato un termine di un mese per l'installazione di pompe di calore con capacità inferiore a 50 MW e di tre mesi per le pompe di calore geotermiche. Per alcune categorie di pompe di calore, le connessioni alla rete di trasmissione o di distribuzione sono autorizzate previa notifica. Gli Stati membri possono escludere determinate aree o strutture per motivi connessi alla tutela del patrimonio culturale, agli interessi della difesa nazionale o alla sicurezza.

Interesse pubblico prevalente

Il Consiglio ha convenuto che la pianificazione, la costruzione e l'esercizio degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili sono considerati di interesse pubblico prevalente. Ciò consentirà a tali progetti di beneficiare di una valutazione mediante procedura semplificata per una serie di obblighi ambientali previsti da specifiche direttive dell'UE. Gli Stati membri hanno aggiunto la possibilità di limitare l'applicazione di tali disposizioni a determinate parti del loro territorio e a determinati tipi di tecnologie o progetti.

Il Consiglio ha inoltre convenuto che il tempo durante il quale gli impianti, le loro connessioni alla rete e la relativa infrastruttura di rete necessaria sono costruiti o sottoposti a revisione della potenza non dovrebbe essere conteggiato entro tali termini. Ha inoltre chiarito che gli Stati membri saranno autorizzati ad abbreviare ulteriormente i termini per la procedura autorizzativa. Il Consiglio ha convenuto di dare agli Stati membri la possibilità di applicare le norme di autorizzazione più rapide per le richieste di autorizzazione in corso. Il regolamento sarà valido per 18 mesi, trascorsi i quali la Commissione valuterà l'opportunità di prorogarlo.

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