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Giovedì, 25 Aprile 2024
L'emergenza

Come "tagliare" il gas a 36 milioni di famiglie: quanta energia l'Europa dovrà risparmiare prima dell'inverno

Secondo gli esperti internazionali dell'Aie, l'Ue deve ridurre i consumi di 12 miliardi di metri cubi entro ottobre per prepararsi allo stop alle forniture dalla Russia. Ecco come

Puntare sulle alternative ai giacimenti russi non basterà a evitare scenari pesanti per imprese e famiglie in caso di "gas crunch", ossia se Mosca deciderà di chiudere i flussi dei suoi gasdotti verso l'Europa. Occorre far leva sui risparmi energitici, e non di poco: i governi dovranno ridurre i consumi di gas di 12 miliardi di metri cubi da qui a ottobre in modo da avere stock a sufficienza per affrontare l'inverno. Per capire la portata dello sforzo, sarebbe come chiudere il gas a 36 milioni di famiglie per i prossimi 3 mesi. È quanto sostiene l'Agenzia internazionale dell'energia (Aie), che ha stilato un report con 5 raccomandazioni ai Paesi Ue per ridurre i loro consumi.

Prepararsi all'inverno

"L'Europa è costretta a operare in un costante stato di incertezza per quanto riguarda le forniture russe e non possiamo escludere un taglio completo", scrive Fatih Birol, direttore esecutivo dell'Aie in un commento sul sito dell'Agenzia. Per cui "è molto meglio adottare i passi necessari a prepararsi per l'inverno che lasciare centinaia di milioni di cittadini e le economie europee alla mercé del tempo o, peggio ancora, dare un potere ulteriore e non necessario" al presidente russo Vladimir Putin.

Nello scenario in cui dopo il 21 luglio i flussi dal Nord Stream, il gasdotto che collega Russia e Germania e che per ora è fermo per lavori di manutenzione, dovessero riprendere a ritmo ridotto per interrompersi all'avvio della stagione invernale, l'1 ottobre, l'Europa "avrebbe bisogno di riempire i suoi stoccaggi al di sopra del 90% entro quella data per superare l'inverno. E anche così, potrebbero esserci delle interruzioni nelle forniture nell'ultima parte della stagione del riscaldamento", dice Birol.

Ridurre i consumi

Per l'Aie raggiungere la soglia del 90% "è ancora possibile ma l'Europa deve agire subito e deve fare in modo che ogni giorno che resta conti". E la prima cosa da fare è ridurre i consumi e riversare il gas risparmiato negli stoccaggi perché le fonti alternative non sono disponibili nei volumi necessari per far fronte ai tagli di Mosca. Il gnl in più promesso dagli Usa e altri partner, così come i maggiori flussi da Norvegia, Algeria e Azerbaigian sono senza dubbio un aiuto fondamentale per l'Ue, che sul gas rischia di vedere mandare in fumo i progressi di crescita post pandemia. Ma occorre fare di più, e questo attiena alle industrie prima di tutto, ma anche alle famiglie: secondo le nuove analisi dell'Aie, occorre risparmiare consumi di gas pari a 12 miliardi di metri cubi nei prossimi tre mesi, "abbastanza per riempire 130 navi di gnl". Sul fronte dei consumi, considerato per esempio che ogni famiglia italiana usa in media 327 metri cubi di gas al trimestre, sarebbe come lasciare senza gas 36 milioni di case per 3 mesi.

Chiaramente, non è questa la proposta dell'Aie. Finora, Paesi come la Germania hanno chiesto all'industria più energivora di ridurre i propri consumi, e in caso di emergenza massima, saranno le imprese le prime a dover fare sacrifici. Ma una riduzione della domanda delle famiglie non potrà essere evitata. Secondo l'Aie, le azioni da intraprendere sono 5 e vanno condotte con "un approccio più coordinato a livello Ue". La prima è l'introduzione di piattaforme d'asta per incentivare gli utenti di gas industriale dell'Ue a ridurre la domanda.

Risparmi per imprese e famiglie

La seconda è la riduzione al minimo del consumo di gas nel settore energetico, con l'aumento temporaneo della produzione di carbone e petrolio, ed il dispiegamento di fonti a basse emissioni di carbonio, inclusa l'energia nucleare. Questo è un invito che sembra rivolto soprattutto a Berlino, che a fine anno ha programmato di spegnere i suoi ultimi 3 reattori ancora in funzione. La terza raccomandazione riguarda un maggior coordinamento tra gli operatori del gas e dell'elettricità in tutta Europa: su questo punto, nei giorni scorsi proprio il governo tedesco ha più volte invitato i Paesi Ue a rafforzare a concludere i contratti di solidarietà previsti dal regolamento Ue sui piani di emergenza energetica, ma finora rimasti per lo più lettera morta. 

La quarta raccomandazione è rivolta invece alle famiglie, che dovrebbero ridurre la loro domanda. Perché questo accada i governi dovrebbero definire standard e controlli sul raffreddamento durante i mesi estivi. Infine, l'Aie suggerisce l'armonizzazione della pianificazione delle emergenze a livello nazionale ed europeo. In aggiunta a queste misure i governi devono "preparare i cittadini europei a quello che potrebbe arrivare" con "campagne di sensibilizzazione pubblica" che in passato sono riuscite a ridurre i consumi di "parecchi punti percentuali". "Ogni azione conta. Semplici passi come abbassare il riscaldamento di un paio di gradi in Europa può risparmiare la stessa quantità di gas che viene fornita in inverno dal Nord Stream", scrive l'Aie. 
 

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