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Venerdì, 19 Aprile 2024
La decisione

La Bce alza i tassi d'interesse, il mutuo fisso potrebbe essere più conveniente

L'annuncio della presidente Lagarde: "Abbiamo ancora un percorso lungo da fare per far sì che l'inflazione si riporti al nostro obiettivo di medio termine"

La Banca centrale europea ha deciso un aumento dei tassi di interesse dello 0,5%, in quello che sarà però solo il primo di una serie di aumenti che Francoforte ha n programma. "Dovremmo alzare i tassi per un ritmo di 50 punti basi per un certo periodo di tempo, in maniera costante. Abbiamo ancora un percorso lungo da fare per far sì che l'inflazione si riporti al nostro obiettivo di inflazione a medio termine", ha annunciato la presidente Christine Lagarde, durante la conferenza stampa dopo la decisione presa dal board. Dopo essersi fatta prendere alla sprovvista dall'improvviso aumento dei prezzi, Francoforte ha aumentato i tassi a un ritmo senza precedenti.

L'inflazione si è impennata da quando le economie hanno riaperto i battenti dopo la pandemia di coronavirus e l'aumento dei costi dell'energia in seguito all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia non ha fatto altro che peggiorare la situazione. Nei primi quindici giorni di dicembre la differenza tra il costo medio dei mutui fissi (3,35%) e variabili (2,90%) si è ridotto molto rispetto ai 150 punti base di settembre.

Se gli indici di riferimento continueranno a evolvere con i trend attuali e il mutuo a tasso variabile assorbirà questo ulteriore aumento di 50 punti base della Bce, è possibile che a gennaio i mutui a tasso fisso siano addirittura meno costosi dei variabili. Lo sostiene una analisi dell'Osservatorio mutuionline.it, secondo cui in questo caso non avrebbe senso per un nuovo sottoscrittore scegliere il mutuo a tasso variabile (o variabile con cap, che è addirittura più costoso), ma piuttosto meglio scegliere il tasso fisso e valutare la surroga quando scenderanno nuovamente i tassi.

Come sottolinea Money.it, Eurirs, l'indice di riferimento dei mutui a tasso fisso, ha tassi inferiori del variabile, con 2,36% per il ventennale, 2,13% trentennale, 1,95% trentennale. Il sito aggiunge che tra l’altro, alcune stime indicano che con un aumento di 50 punti base dei tassi di interesse Bce, la rata mensile del variabile potrebbe subire un rialzo di circa 35 euro nei prossimi mesi, ovvero circa 180 euro in più di spesa rispetto a inizio 2022 (+39%).

La mossa della Bce ricalca i passi analoghi compiuti questa settimana dalla Federal Reserve e dalla Banca d'Inghilterra. La decisione, che era attesa, ha segnato comunque un rallentamento del ritmo di inasprimento rispetto ai rialzi di 75 punti base delle due precedenti riunioni della Bce, mentre la pressione sui prezzi mostra alcuni segni di picco e si profila una recessione. Ma come la BoE e la Fed, Francoforte ha segnalato costi di finanziamento ancora più elevati per convincere gli investitori di essere ancora seriamente impegnata nella lotta all'inflazione, che secondo le sue nuove previsioni potrebbe rimanere al di sopra dell'obiettivo del 2% della Bce fino al 2025.

"Manterremo la rotta, non sarà sufficiente colpire e ritirarsi", ha sostenuto Lagarde sottolineando che i rischi di inflazione sono ancora inclinati verso l'alto e citando la possibilità di una crescita salariale superiore alle attese e di misure di sostegno governative che finiscono per aumentare la domanda in tutta l'economia dell'Eurozona a 19 membri.

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