rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
L'impegno / Stati Uniti d'America

Mini reattori nucleari: Europa e Usa riprendono la via dell'atomo

Al termine del Consiglio congiunto Bruxelles e Washington hanno sostenuto che questa energia "può svolgere un ruolo nella decarbonizzazione dei sistemi energetici"

L'energia atomica "può svolgere un ruolo nella decarbonizzazione dei sistemi energetici nei Paesi che hanno deciso o decideranno di affidarsi all'energia nucleare". Lo affermano Unione europea e Stati Uniti nella dichiarazione conclusiva del Consiglio Energia Ue-Usa che si è tenuto a Bruxelles, in cui spiegano anche di aver deciso di "organizzare congiuntamente un forum ad alto livello sui piccoli reattori modulari (Smr) entro la fine dell'anno sulla cooperazione transatlantica nel campo degli Smr e di altri reattori nucleari avanzati".

Enel investirà in nuovi reattori nucleari

Il tema dell'energia nucleare in Europa e del suo contributo nella transizione energetica e per la lotta ai cambiamenti climatici è oggetto di discussioni tra i governi del blocco, con Paesi come la Francia che spingono per un'apertura a questa fonte che di fatto non produce emissioni, anche se produce scorie radioattive difficili da smaltire e che è ritenuta ancora molto rischiosa. Tema centrale del consiglio è stato l'impatto sul mercato dell'energia dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia di Vladimir Putin, che riguarda anche il nucleare oltre che il petrolio e il gas. Secondo l'Agenzia di approvvigionamento dell'Euratom, nel 2021 la Federazione ha fornito il 20% dell'uranio delle centrali nucleari dell'Ue, il combustibile principale, e il 31% dei servizi di arricchimento dell'uranio. Nello stesso anno, gli Stati Uniti hanno importato il 35% dell'uranio dal Kazakistan, il 15% dal Canada, il 14% dall'Australia e il 14% dalla Russia.

Dallo scoppio del conflitto la cooperazione energetica tra Usa ed Ue si è intensificata con Washington che ha iniziato a fornire maggiori quantità di gas ai partner europei in cerca di alternative di mercato. Gli Stati Uniti hanno consegnato 56 miliardi di metri cubi di gas naturale liquefatto (Gnl) all'Ue nel 2022, più che raddoppiando le consegne dell'anno precedente e rendendo l'Europa la principale destinazione delle forniture statunitensi. I politici europei hanno accusato la Russia di usare le forniture energetiche come "armi" e hanno imposto sanzioni sui beni russi, tra cui carbone e petrolio, oltre a un tetto massimo di prezzo organizzato dal G7 sul petrolio russo trasportato via mare. "Le due parti hanno ribadito il loro forte impegno a fronteggiare direttamente, con misure adeguate, tutti gli sforzi per destabilizzare ulteriormente la situazione energetica globale e per eludere le sanzioni", hanno dichiarato Usa e Ue nel comunicato congiunto.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Mini reattori nucleari: Europa e Usa riprendono la via dell'atomo

Today è in caricamento