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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Lagarde tranquillizza sulle banche in difficoltà: "Non siamo esposti a Credit Suisse"

La numero uno della Bce garantisce sulla solidità del sistema bancario europeo. In ogni caso l'Eurotower "è attrezzata per fornire un sostegno di liquidità"

Le banche dell'Eurozona hanno un'esposizione "molto limitata" a Credit Suisse, l'istituto svizzero in difficoltà acquisito da Ubs. Lo ha garantito la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, di fronte agli eurodeputati della commissione Affari economici del Parlamento europeo. Nel corso dello scambio con i parlamentari Lagarde ha più volte rassicurato sulla tenuta del sistema bancario del Vecchio Continente.

"Il settore bancario dell'Eurozona è resiliente, con solide posizioni patrimoniali e di liquidità", ha sottolineato Lagarde. E in ogni caso la Bce, ha precisato, "è pienamente attrezzata per fornire, se necessario, un sostegno di liquidità al sistema finanziario dell'Eurozona e per preservare la regolare trasmissione della politica monetaria".

L'ex ministra francese è poi tornata sulle nuove norme introdotte dopo il fallimento di Lehman Brothers. "Grazie alle riforme attuate dopo la crisi finanziaria globale, le autorità dispongono ora degli strumenti macro prudenziali per rafforzare ulteriormente la resilienza, se e quando necessario", ha garantito la numero uno dell'Eurotower. Tuttavia, ha aggiunto, ci sono "persistenti vulnerabilità nel settore non bancario" che richiedono "un'accelerazione delle risposte normative e politiche per questa parte del sistema finanziario". 

Come la crisi di Credit Suisse può cambiare i nostri mutui

Le rassicurazioni di Lagarde si sono rese necessarie dopo il fallimento di tre banche americane - la Silicon Valley Bank, la Signature Bank e la Silvergate Bank - seguito dal crollo in Borsa della svizzera Credit Suisse, dopo il quale sono arrivati in soccorso un piano di salvataggio del governo elvetico e l'acquisizione da parte dei rivali di Ubs. Nonostante la vicinanza tra i due eventi, Lagarde ci ha tenuto a precisare che i casi della Silicon Valley Bank e quello della banca elvetica sono "molto diversi tra loro. "Non credo si possa parlare della stessa causa e della stessa diagnosi"."Accolgo con favore l'azione rapida e le decisioni prese dalle autorità svizzere. Queste azioni sono state fondamentali per ripristinare condizioni di mercato ordinate e garantire la stabilità finanziaria", ha concluso.

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