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Giovedì, 28 Marzo 2024
Eurozona

Lagarde chiude il bazooka di Draghi e aumenta i tassi: la ricetta Bce anti-inflazione

Le scelte dell’Eurotower per fermare il rialzo dei prezzi fanno sprofondare la Borsa italiana. Francoforte preoccupata dagli effetti della guerra in Ucraina

È la fine di un’epoca di politica monetaria. Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea, ha annunciato che a partire dal primo luglio terminerà il programma di acquisti App (Asset purchase programme) nato nel 2014 quando Mario Draghi era alla guida dell’Eurotower. La scelta di chiudere il famoso ‘bazooka’ - che ha subito fatto sprofondare la Borsa italiana, con l'indice Ftse Mib al -2% - è stata presa all’unanimità dal Consiglio direttivo della Bce per fermare la folle corsa al rialzo dell’inflazione. 

Il nuovo record nella crescita dei prezzi, che lo scorso mese ha superato la soglia del +8% nell’Eurozona, ha convinto la Bce a ritirare la misura di stimolo all’economia protagonista della politica monetaria Ue degli ultimi dieci anni. “Le nuove proiezioni - ha detto Lagarde - prevedono un'inflazione annua al 6,8% nel 2022, prima che scenda al 3,5% nel 2023 e al 2,1% nel 2024”. “L'aggressione ingiustificata della Russia nei confronti dell'Ucraina continua a pesare sull’economia”, ha aggiunto al numero uno dell’Eurotower, dal momento che “sta interrompendo il commercio, sta portando a carenza di materiali e sta contribuendo all'aumento dei prezzi dell'energia e delle materie prime”.

La seconda decisione importante presa oggi dal Consiglio direttivo è quella di aumentare - sempre a partire da luglio - i tassi di interesse chiave della Bce di 25 punti base per frenare il forte aumento dell'inflazione dovuto alla guerra in Ucraina e dalle altre difficoltà legate al periodo post-pandemico. Un secondo aumento è previsto a settembre, anche se non è chiaro di quale importo.

“Dopo settembre, sulla base della nostra attuale valutazione, prevediamo che sarà appropriato un percorso graduale ma sostenuto di ulteriori aumenti dei tassi di interesse”, ha avvertito Lagarde. “In linea con il nostro impegno per il nostro obiettivo a medio termine del due per cento” del tasso di inflazione annuo, “il ritmo con cui adegueremo la nostra politica monetaria dipenderà dai dati in arrivo e da come valuteremo l'andamento dell'inflazione a medio termine”, ha aggiunto la presidente della Bce.

Sebbene i governi siano intervenuti e abbiano contribuito a rallentare l'inflazione - ha ricordato Lagarde - “i prezzi dell'energia sono del 39,2 per cento al di sopra dei livelli di un anno fa”. Anche i prezzi dei generi alimentari “sono aumentati del 7,5 per cento a maggio, riflettendo in parte l'importanza di Ucraina e Russia tra i principali produttori mondiali di beni agricoli”. Ma gli aumenti sono anche dovuti “alle strozzature dell'offerta e della ripresa della domanda interna, soprattutto nel settore dei servizi, con la riapertura della nostra economia” dopo le chiusure dovute al Covid. “Gli aumenti dei prezzi stanno diventando più diffusi tra i settori. Di conseguenza, le misure dell'inflazione di fondo sono aumentate ulteriormente”, ha evidenziato. Tutti motivi che hanno convinto i banchieri centrali a cambiare strategia.

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