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Giovedì, 25 Aprile 2024
Energia / Norvegia

Al via il Baltic Pipe, porterà gas norvegese in Polonia riducendo la dipendenza da Mosca

Inaugurata l'opera che avrà una capacità di 10 miliardi di metri cubi l'anno. Gazprom ad aprile aveva chiuso i rubinetti a Varsavia che si rifiutava di pagare in rubli

I primi ministri polacco e danese hanno inaugurato il 'Baltic Pipe', il gasdotto che aprirà un nuovo collegamento per il gas norvegese verso l'Europa e che diventerà operativo il prossimo primo ottobre. Varsavia ha fortemente sostenuto il progetto che la aiuterà a sostituire il gas proveniente dalla Russia, il suo principale fornitore tradizionale e che fino a pochi anni fa copriva i due terzi del suo fabbisogno. Il progetto risulta ancora più importante ora visto che ad aprile Gazprom ha smesso di rifornire la nazione dopo il rifiuto di quest'ultima di pagare in rubli.

Ma non sarà soltanto Varsavia a beneficiare dell'opera visto che saranno riforniti anche i Paesi al sud della Polonia, tra cui Slovacchia e Repubblica Ceca. Con una capacità di 10 miliardi di metri cubi l'anno, la conduttura si collega attraverso la Danimarca a Europipe II, un gasdotto che già unisce Norvegia e Germania, e quindi la sua messa in funzione non comporterà un aumento delle forniture massime di gas norvegese in Europa. Le aziende di Oslo beneficeranno però molto della nuova opera. Il gigante norvegese dell'energia Equinor ha annunciato proprio venerdì scorso di aver stipulato un accordo a lungo termine con il produttore polacco PGNiG. Secondo i termini dell'accordo Equinor consegnerà circa 2,4 miliardi di metri cubi di gas all'anno per dieci anni, pari al 15% del consumo annuale della nazione.

“Il Baltic Pipe è un progetto chiave per la sicurezza dell'approvvigionamento della regione e il risultato di una politica dell'Ue volta a diversificare le fonti di gas”, ha rivendicato la commissaria all'Energia, Kadri Simson, secondo cui “il gasdotto svolgerà un ruolo prezioso nel mitigare l'attuale crisi energetica”. Il progetto, sostenuto dalle Reti transeuropee per l'energia, migliora la diversificazione dell'approvvigionamento di gas nell'Europa centro-orientale e negli Stati baltici aprendo una nuova rotta di importazione dal Mare del Nord all'Ue, e per questo ha ricevuto più di 267 milioni di euro di finanziamenti europei.

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