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Venerdì, 19 Aprile 2024
Riforma e polemiche / Francia

In Francia l'età pensionabile più bassa d'Europa

In pensione a 64 anni: Macron scavalca il Parlamento e ora a Parigi si teme il caos. I lavoratori d'Oltralpe stanno però difendendo un diritto che esiste soltanto nella ricca Svezia, nel resto dell'Unione per la gran parte si lascia il lavoro a 65 anni col picco di 67 in Italia e Grecia

La Francia è in rivolta contro la riforma voluta dal presidente Emmanuel Macron che punta ad aumentare l'età minima di pensionamento dagli attuali da 62 a 64 anni. Quello che i sindacati stanno provando a difendere in tutti i modi è un diritto che nelle altre nazioni dell'Unione europea è quasi un miraggio. Quella francese è infatti l'età pensionabile minima più bassa del blocco, insieme a quella svedese.

Il provvedimento che sta scatenando proteste e scioperi da mesi, e che è stato ora approvato scavalcando l'Assemblea nazionale grazie a una procedura speciale, punta ad aumentare di due anni, entro il 2030, l'età minima per poter lasciare il proprio impiego. Secondo la riforma per ricevere una pensione completa sarà necessario lavorare per almeno 43 anni (ma mai prima dei 64 appunto), o arrivare al massimo all'età di 67 anni, anche in assenza di questa anzianità lavorativa. Al momento l'unico Paese in cui si può andare in pensione a 62 anni è la Svezia.

Come riporta il Finnish Pension System, nella maggior parte dei Paesi membri si può lasciare il lavoro a 65 anni: Belgio, Croazia (ma le donne a 62 anni e nove mesi), Cipro, Lussemburgo, Ungheria, Slovenia, Austria e Polonia (in entrambi questi ultimi le donne a 60) e Romania (le donne a 61 e nove mesi). In Germania si va in pensione a 65 anni e nove mesi, mentre a 66 in Irlanda e Spagna (ma dal 2027 si passerà a 67), e in Bulgaria a 66 anni e nove mesi. A Malta si può andare in pensione a 63 anni, ma a breve l'età sarà portata a 65. Ci sono poi la Repubblica ceca con 63 anni e dieci mesi, la Lettonia con 64 e la Lituania con 64 e due mesi, ma entrambi intendono pure alzarla a 65.

 In Svezia e Finlandia l'età pensionabile è flessibile, ciò significa che una persona può richiedere la pensione entro una certa fascia di età che va per il primo Paese dai 62 ai 68 anni e per il secondo dai 63 e nove mesi ai 68. I Paesi in cui si va in pensione più tardi sono invece l'Italia, la Grecia e la Danimarca con 67 anni.

La Commissione europea però ha chiesto a tutti di alzare questi livelli, nel suo 'Libro verde sull'invecchiamento demografico', pubblicato all'inizio del 2021, l'esecutivo comunitario afferma che se nel 2040 i Paesi europei vorranno mantenere sistemi pensionistici sostenibili, potrebbero dover estendere la vita lavorativa in media a 70 anni. Secondo i calcoli di Bruxelles a poter andare in pensione prima dei settant'anni sarebbero solo i lavoratori di Malta, Ungheria e Svezia (68 anni), mentre in Lituania e Lussemburgo si raggiungerebbero i 72 anni.

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