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Giovedì, 25 Aprile 2024
La bocciatura / Regno Unito

Polemica sul 'Festival della Brexit' di Johnson: "Spreco di soldi destinato a fallire"

Londra ha investito 120 milioni di sterline in un evento che celebra i risultati del divorzio dall'Ue, ma i deputati lamentano che i cittadini a stento sanno che è già in corso

Il Festival della Brexit, voluto dal governo di Londra per celebrare i risultati raggiunti dal Regno Unito grazie al divorzio dall'Unione europea è “uno spreco di soldi” ed è destinato ad essere un “fallimento”. La severa bocciatura dell'evento che è iniziato proprio questo mese, e che adrà avanti fino ad ottobre, arriva dagli stessi deputati della Camera dei Comuni che in un rapporto messo a punto dalla commissione ristretta su media, sport e cultura ha criticato la gestione da parte dell'esecutivo di Boris Johnson, del progetto da 120 milioni di sterline.

L'evento è ufficialmente noto come "Unboxed: Creativity in the UK", ma figure governative tra cui il ministro per le opportunità della Brexit, uno dei sostenitori della prima ora del divorzio da Bruxelles, Jacob Rees-Mogg, lo hanno definito un "festival della Brexit". I deputati hanno criticato il fatto che neanche il nome definitivo dell'evento non è stato comunicato prima dell'ottobre 2021, a pochi mesi dal suo inizio, perché i ministri "non sapevano quale fosse". In una versione precedente del suo marchio, l'evento era conosciuto come "Festival UK* 2022", un nome che presentava un asterisco che ha fatto storcere il naso non a pochi.

Al di là del nome i parlamentari hanno concluso che il progetto è "vago" e cambia sempre aspetto. Il primo via libera all'idea arrivò dall'allora premier Theresa May nel 2018, allo scopo dichiarato di "mostrare ciò che rende grande il nostro Paese" quando la Gran Bretagna avrebbe lasciato l'Ue. Da allora il progetto è cambiato diverse volte e si è evoluto nell'Unboxed Festival, iniziato questo mese con uno spettacolo di luci a Paisley che celebra le connessioni tra l'umanità e l'universo, e che andrà in tournée a Luton, Caernarfon e Hull. In programma ci sono dieci progetti, tra cui un'installazione artistica in una piattaforma petrolifera in disuso al largo di Weston Super Mare, e diversi eventi gastronomici.

Ma nel loro rapporto i parlamentari si sono chiesti se i cittadini avessero capito "la visione" del festival e addirittura se si fossero accorti che è in corso. "Il desiderio di voler soddisfare tutti, ovunque, è una ricetta per il fallimento e l'investimento di 120 milioni di sterline in qualcosa che il governo stesso, per sua stessa ammissione, 'non sapeva cosa fosse' è un uso irresponsabile di denaro pubblico”, si legge nel duro report.

Julian Knight, il parlamentare conservatore che presiede il comitato ristretto della cultura, ha parlato di "approccio confuso". “Nonostante il Regno Unito abbia una forte reputazione sulla scena mondiale come uno dei principali organizzatori di eventi sportivi e culturali, non esiste un filo d'oro che li colleghi tutti insieme. A meno che il governo non affronti urgentemente questa mancanza di strategia e visione, continuerà a rischiare di sperperare i benefici che tali occasioni possono portare, sprecando i sudati soldi dei contribuenti”, ha affermato l'esponente della maggioranza.

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