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Venerdì, 29 Marzo 2024
Crisi energetica

L'Europa fa il pieno di diesel dalla Russia, gli esperti: "Prezzi destinati ad aumentare"

Dal 5 febbraio, l'Ue non importerà più gasolio russo. Ma le alternative sono limitate. Ecco perché all'orizzonte sono attesi nuovi rincari

Il prossimo fronte della crisi energetica in Europa sarà il diesel. È l'avvertimento lanciato dall'Aie, l'Agenzia internazionale dell'energia, in vista del divieto totale di importazione del petrolio dalla Russia che scatterà in tutta l'Ue a febbraio. Una scadenza che sta spingendo i trader europei a fare il pieno di gasolio russo, un po' come successo per il metano. Anche perché le fonti alternative rimangono limitate, secondo gli esperti.

Corsa alle scorte

Dopo lo stop al solo greggio, che scatterà a dicembre, entro il 5 febbraio 2023 l'Unione europea vieterà le importazioni di tutti prodotti petroliferi russi, diesel compreso. Nell'attesa di affidarsi ad altri, però, l'Europa sta correndo a riempire i serbatoi con più gasolio possibile dalla Russia. "I carichi di diesel russo destinati alla regione di stoccaggio di Amsterdam-Rotterdam-Anversa - scrive la Reuters - sono saliti a 215.000 barili al giorno dall'1 al 12 novembre, con un aumento del 126% rispetto a ottobre".

Le alternative

Il problema è che, nonostante gli sforzi per ridurre la dipendenza dalle raffinerie di Mosca, il gasolio russo rappresenta attualmente ancora il 44% delle importazioni totali di caburante per il trasporto su strada. Tagliare di netto l'import dalla Russia vorrà dire trovare fornitori affidabili e 'generosi': "L'Ue dovrà assicurarsi circa 500-600 mila barili al giono di diesel per sostituire i volumi russi - dice l'analista Eugene Lindell - Le forniture alternative arriveranno dagli Stati Uniti e (dai Paesi) a est di Suez, principalmente dal Medio Oriente e dall'India".

Nuovi rincari

La transizione rischia di avere conseguenti pesanti sui prezzi alla pompa e l'inflazione: "La concorrenza per i barili di gasolio non russi sarà feroce", ha avvertito l'Aie. Come si è visto con il gas naturale liquefatto, i Paesi dell'Ue dovranno lanciarsi sul mercato internazionale cercando di ottenere più forniture possibili. E per farlo, dovranno inevitabilmente fare offerte più alte dei concorrenti. Ecco perché i prezzi del deisel in Europa sono destinati a salire. Già oggi, il prezzo del gasolio nel Vecchio Continente è più alto del 70% rispetto a un anno fa. 

Secondo l'Aie, che i rincari ci saranno non è in dubbio: semmai il tema è come evitare che i prezzi salgano troppo. Una delle sfide in tale ottica sarà aumentare la "capacità di raffinazione" all'interno dell'Ue. Ma perché questo avvenga occorrerà anche risolvere una serie di problemi, tra cui le tensioni sindacali come quelle che hanno colpito di recente buona parte delle raffinerie della Francia.

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