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Venerdì, 29 Marzo 2024
EU Energy Save

Guidate piano e condizionatori spenti: l'Ue chiede aiuto ai cittadini contro il caro-energia

La Commissione propone un vademecum in 8 punti per diminuire immediatamente la dipendenza da gas e petrolio (russi). E si rivolge in particolare alle fasce più benestanti

"Abbassando un po' la temperatura del riscaldamento in inverno e non attivando troppo presto l'aria condizionata in estate, si tolgono soldi dalle tasche di Putin". Il messaggio, lanciato durante la presentazione di RePowerEU, il piano Ue per ridurre le importazioni di gas e petrolio dalla Russia, ricorda molto da vicino quello del premier italiano Mario Draghi. Ma stavolta, ad appellarsi al buon senso dei cittadini, è stato il vicepresidente della Commissione Ue, Frans Timmermans. Le sue parole non sono frutto di un'iniziativa personale: tra le decine di documenti che accompagnano RePowerEU, ce n'è uno dedicato proprio al ruolo che i singoli cittadini europei possono svolgere per ridurre nell'immediato i consumi energetici. E quindi anche il fabbisogno di gas e petrolio da Mosca. 

Il vademecum

Si chiama "EU Save Energy", e di fatto riprende quanto suggerito su scala mondiale dall'Iea, l'agenzia internazionale dell'energia già all'inizio del conflitto in Ucraina: ridurre la dipendenza dai fossili richiede anche buone pratiche individuali, che vanno dai comportamenti a casa e in ufficio, fino al modo in cui ci spostiamo. La Commissione Ue ha elaborato una serie di proposte da sottoporre ai cittadini, riassunte in 8 punti. Timmermans ha tenuto a precisare che non si tratta di regole imposte ("Sarà comunque sempre una scelta libera e individuale dei nostri cittadini", ha detto). Ma seguendo questi consigli, Bruxelles è convinta che nell'immediato si potrebbero risparmiare fino al 5% dei consumi di gas annuali dei 27 Paesi membri, e il 5% di quelli di petrolio.

"Vista l'attuale situazione geopolitica e di mercato, non possiamo permetterci di aspettare che vengano attuate le importanti misure strutturali di efficienza energetica", scrive la Commissione. È fondamentale cercare opportunità immediate per ridurre il consumo di energia mentre perdura l'attuale crisi - prosegue -  A breve termine, la maggior parte di queste opportunità deriverebbe da scelte volontarie, alcune delle quali potrebbero durare anche a medio-lungo termine se determinassero cambiamenti nelle abitudini. Queste scelte dovrebbero concentrarsi principalmente su dove è possibile ottenere i maggiori risparmi nei consumi di gas e petrolio". I "settori chiave per significativi risparmi a breve termine" sono secondo Bruxelles la climatizzazione nelle abitazioni e nei servizi, "nonché i trasporti e la mobilità, con un potenziale aggiuntivo a breve termine nei settori industriali".

Cosa fare a casa

Per la Commissione, "le azioni per ridurre immediatamente il consumo di gas sono particolarmente importanti in quanto eventuali risparmi che possono essere realizzati in anticipo contribuiranno a riempire lo stoccaggio e quindi a ridurre i rischi di approvvigionamento durante la stagione invernale". Le misure proposte per incidere sui fabbisogni di questa fonte fossile riguardando essenzialmente il rispamio energetico. La prima riguarda la riduzione dei riscaldamenti e l'utilizzo dei condizionatori, che, unito ad altri accorgimenti nella climatizzazione delle case, potrebbe portare fino a quasi la metà dei risparmi di gas potenziali calcolati dall'EU Save Energy. Ci sono poi consigli come "fornire informazioni su come mantenere la temperatura della caldaia a condensazione al di sotto dei 60 gradi e incoraggiare le persone a controllare la propria caldaia". Ma anche "informazioni sulla manutenzione delle caldaie, semplici misure di isolamento, protezione dalle correnti d'aria, montaggio di valvole termostatiche per radiatori e regolatori di riscaldamento". Inoltre, Bruxelles invita cittadini e compagnie energetiche a "prendere in considerazione la modifica della tariffazione dell'energia e l'introduzione di strutture tariffarie progressive e altre soluzioni per incoraggiare il risparmio energetico e il passaggio dal gas all'elettricità".

In viaggio

C'è poi il capitolo trasporti: il settore consuma "288 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio all'anno" e dipende per il 93% dai barili di greggio. "È probabile che le principali riduzioni del consumo di petrolio siano ottenibili riducendo l'uso di auto private e il trasporto aereo, nonché una guida più efficiente per i camion", scrive Bruxelles. Le raccomandazioni in tal senso sono 3: ridurre le velocità in autostrada, incoraggiare la mobilità a piedi, in bicicletta, i trasporti pubblici e la micromobilità nelle aree urbane, e incoraggiare il trasporto ferroviario.

Per quanto riguarda la velocità in autostrada, l'Iea per esempio ha calcolato che riducendo di 10 Km/h la velocità massima in autostrada per auto e camion nei Paesi occidentali (Ue, Nord America, Giappone), si risparmierebbero 440 mila barili di petrolio al giorno. Secondo Bruxelles, che non indica target di riduzione della velocità, il risparmio potenziale solo per l'Ue è di 8 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio, circa il 3 per cento di quello attualmente consumato. Altre 5 milioni di tonnellate potrebbero arrivare lasciando l'auto a casa il più possibile quando ci si sposta in città. Mentre 2-3 milioni di tonnellate verrebbero risparmiate usando il treno per viaggiare al posto di aerei e trasporti su strada. 

Infine, la Commissione invita anche a fare sforzi sui luoghi di lavoro, citando come esempio l'Italia e la decisione annunciata dal governo di ridurre l'aria condizionata negli uffici pubblici: con accorgimenti come questi, si potrebbe risparmiare l'1 per cento circa del consumo di gas annuo dell'Ue. 

Campagne social 

"Il vantaggio principale del cambiamento guidato da questo tipo di misure - scrive ancora Bruxelles - è che il loro impatto sul consumo di energia è immediato, non è richiesto alcun investimento iniziale (o molto piccolo) ed è necessario solo un piccolo cambiamento di abitudine, senza o molto limitato impatto sul benessere come faranno solo coloro che vogliono e possono fare tali scelte". Tali misure "saranno principalmente volontarie e si baseranno sulla buona volontà e sull'efficace comunicazione agli utenti di energia delle misure più efficaci che possono intraprendere".

Già, la comunicazione: una parte importante del piano di risparmi energetici proposto dalla Commissione riguarda proprio il modo in cui sensibilizzare e mobilitare la popolazione. "I messaggi giusti devono arrivare al momento giusto - si legge - È probabile che ciò significhi un numero limitato di misure ampiamente mirate sostenute da informazioni accessibili. Queste azioni devono essere intraprese da organismi di fiducia che abbiano una buona comprensione delle circostanze locali e siano in grado di coinvolgere un'ampia fascia della popolazione in azioni concrete".

Bruxelles, dunque, invita gli Stati membri a darsi da fare con campagne di informazione ben mirate, anche sul tipo di target. "L'equità e la solidarietà non sono necessariamente garantite - avverte la Commissione - I più ricchi possono o meno modificare il proprio comportamento (in relazione all'aumento delle bollette, ndr). Altri, soprattutto i più vulnerabili, potrebbero invece essere costretti a prendere misure dolorose" anche senza l'incentivo di messaggi comunicativa ad hoc.  

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