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Sabato, 20 Aprile 2024
Disobbedienza civile / Regno Unito

Energia troppo cara, in migliaia aderiscono allo 'sciopero della bolletta'

La campagna lanciata in maniera anonima nel Regno Unito ha già raggiunto oltre 100mila adesioni, a ottobre dovrebbe iniziare lo stop ai pagamenti

Migliaia di persone parteciperanno a uno 'sciopero della bolletta' nel Regno Unito e hanno deciso di non pagare più l'energia a partire dai prossimi mesi. La campagna di disobbedienza civile Don't Pay UK è stata lanciata da un collettivo segreto ed è iniziata a giugno con un evento di lancio a una manifestazione sindacale a Londra, durante la quale sono stati distribuiti 20mila volantini. Già più di 100mila persone si sono impegnate a non effettuare più pagamenti a partire da ottobre, quando si prevede che le bollette medie delle famiglie aumenteranno fino a 3.500 sterline all'anno con l'entrata in vigore del nuovo tetto energetico.

Come racconta il Times il movimento punta a far sì che un milione di famiglie cancelli i propri addebiti diretti come parte dello "sciopero dei pagamenti" se il governo non prenderà ulteriori provvedimenti per fermare l'aumento legato alla crisi scatenata dalla guerra in Ucraina. Secondo le stime se ci riuscissero i fornitori potrebbero perdere fino a 1,4 miliardi di sterline durante l'inverno. Avvocati e associazioni di beneficenza hanno avvertito che coloro che desiderano partecipare potrebbero andare incontro a conseguenze legali, compresa la possibilità che le aziende energetiche si rivolgano ad agenzie di recupero crediti, essere portati in tribunale, vedersi tagliato il servizio o installati contatori a pagamento anticipato, che sono più costosi.

Don't Pay UK ha dichiarato che la campagna è stata ideata da un gruppo di amici che parlavano in un pub dell'aumento dei costi dell'energia. I membri fondatori, che finora hanno raccolto più di 20mila sterline, dicono di voler rimanere anonimi per non "diventare il centro dell'attenzione dello Stato e della stampa". Ma hanno aderito alla campagna anche personaggi più o meno celebri, tra cui Mandu Reid, leader del Women's Equality Party, e il reverendo Mo Budd, un curato della Chiesa d'Inghilterra. Steve Parish, presidente della squadra di calcio Crystal Palace, e Katie Hopkins, attivista di destra, hanno dato il loro sostegno online. Michael Chessum, che è stato una figura chiave del movimento Occupy, è un importante sostenitore di Don't Pay UK. Tuttavia, Chessum, autore di un libro su Jeremy Corbyn, ha dichiarato al Times di non essere "coinvolto a livello centrale".

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