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Venerdì, 19 Aprile 2024
Innovazione

Il caricabatterie unico per pc e smartphone è realtà (in Europa)

Entro il 2024 scatterà l'obbligo per cellulari, tablet e fotocamere. Poi toccherà ai laptop. Ue: "Apple di adegui"

Non solo smartphone, tablet e fotocamere: anche i pc portatili dovranno avere un caricabatteria unico se vogliono essere venduti sul mercato dell'Unione europea. È quanto prevede il testo concordato da Parlamento e Stati membri dell'Ue e che di fatto chiude una partita durata circa 10 anni: tanto c'è voluto per vincere le resistenze dei big dell'elettronica, in particolare di Apple, che si è opposta con forza all'introduzione di un sistema di ricarica comune. 

Le nuove norme sono contenute nella revisione della direttiva sulle apparecchiature radio, che prevede l'Usb-C come porta di ricarica comune per tutti gli smartphone, tablet, fotocamere e altri 12 tipi di dispositivi di piccole dimensioni su tutto il territorio dell'Unione europea. A partire dall'autunno del 2024 tutti i nuovi apparecchi prodotti dovranno adeguarsi al caricabatterie universale. Per i laptop la deadline è invece fissata a 40 mesi dall'entrata in vigore della direttiva, ossia entro massimo i primi mesi del 2026 (la pubblicazione in Gazzetta ufficiale dovrebbe avvenire dopo l'estate e in seguito a un voto di conferma di Parlamento e Consiglio degli Stati membri atteso per settembre). 

La revisione della direttiva affronta anche il tema della ricarica rapida: la velocità sarà armonizzata, consentendo agli utenti di caricare i propri dispositivi alla stessa velocità con qualsiasi caricatore compatibile. "Questi nuovi obblighi si pongono l'obiettivo di un maggiore riutilizzo dei caricabatterie e aiuteranno i consumatori a risparmiare fino a 250 milioni di euro all'anno sull'acquisto di caricabatterie non necessari - scrive il Parlamento europeo - Si stima inoltre che i caricabatterie smaltiti e inutilizzati rappresentino ogni anno circa 11 mila tonnellate di rifiuti elettronici".

La regola del caricabatterie universale Usb-C "si applica a tutti, non è fatta per andare contro qualcuno", ha dichiarato il commissario europeo al Mercato interno, Thierry Breton,risponendo a una domanda sul caso Apple, ormai unica tra i big ad adottare un cavo diverso. "Siamo il primo mercato digitale al mondo e chi ci vuole entrare è obbligato a rispettare le nostre regole", ha aggiunto. Più diretto il relatore del provvedimento al Parlamento europeo, Agius Saliba: "Dal 2024 se Apple vorrà vendere i suoi dispositivi in Ue dovrà adottare il caricabatterie Usb-C. Su questo siamo stati molto chiari anche con loro, siamo stati a Cupertino e gliel'abbiamo detto", ha spiegato.

Secondo i promotori del testo, introdurre un caricabatterie universale avrà un effetto positivo anche sul futuro della tecnologia di ricarica degli apparecchi elettronici, in particolare sullo sviluppo dei ricaricatori wireless: la revisione delle direttiva dovrebbe impedire che anche per tale tipo di accessorio si generi una nuova frammentazione del mercato.   

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