Bitcoin, Draghi: “Prematuro usarli come strumento di pagamento”
Il presidente della Bce frena sull'uso della moneta digitale nell'Eurozona. Almeno per il momento
“La Bce non ha discusso una posizione istituzionale” sui bitcoin. E a ogni modo, usarli come strumento di pagamento “sarebbe prematuro”. Lo ha detto il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, nel corso di un’audizione al Parlamento europeo a Bruxelles. Un tema, quello delle criptovalute, sempre più discusso a livello mondiale e che riguarda l’Ue da vicino, soprattutto dopo che il governo estone ha proposto di istituire una propria valuta ‘digitale’ parallela all’Euro.
La bocciatura della proposta estone
Una proposta, quella dell'Estonia, che lo stesso Draghi aveva bocciato in modo netto e perentorio: “Nessuno puo’ introdurre una propria moneta nell’Eurozona”. Stavolta, pero’, i toni sembrano meno perentori. E a Bruxelles e Francoforte, quel “prematuro” è sembrato ad alcuni come una piccola apertura.
Dalla Bce ancora nessuna valutazione sulle monete digitali
"Dobbiamo chiederci i quali sono i rischi materiali per l’economia”, ha aggiunto Draghi, e tenere in considerazione tre elementi: “La grandezza, l’accettazione da parte degli utenti e l’impatto sull’economia reale”. Esaminando tutti e tre i criteri “si direbbe che è veramente prematuro considerarla come uno strumento di pagamento per il futuro”, e quindi come una valuta a tutti gli effetti, ha sentenziato il governatore. Specificando che comunque “non sarebbe nel potere della Bce proibire o regolamentare” i bitcoin.