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Mercoledì, 27 Marzo 2024
L'annuncio

La Bce scrive la parola fine al programma per ridurre lo spread

Stop a partire da luglio ai reinvestimenti nel programma App. Rallentato l'aumento dei tassi di interesse che questo mese sarà solo di 25 punti percentuali invece dei soliti 50

La Banca centrale europea ha deciso di interrompere i reinvestimenti del programma di acquisti App (Asset Purchase Programme), il cosiddetto Quantitative easing, a partire da luglio di quest'anno. Lo ha reso noto Francoforte nel suo comunicato sulle decisioni del consiglio direttivo di oggi, aggiungendo che invece per quanto riguarda gli investimenti del programma di acquisti pandemico Pepp (Pandemic emergency purchase programme), la Bce proseguirà i reinvestimenti dei titoli in scadenza almeno fino alla fine del 2024.

Il Quantitiative Easing è il nome associato al programma di acquisto di titoli da parte della Bce partito per la prima volta nel marzo del 2015, quando a guidare l'istituto c'era Mario Draghi. Con il Qe, la Banca centrale dell'Ue acquista sul mercato secondario titoli di Stato e altre tipologie di obbligazioni, contribuendo in maniera decisiva a ridurre i rendimenti delle obbligazioni, e quindi lo spread, aiutando i governi a chiedere soldi in prestito offrendo tassi di interesse più bassi e quindi riducendo sensibilmente la propria spesa per gli interessi, che grava sul debito pubblico. Con la decisione di fermare da luglio i reinvestimenti dei titoli acquistati nel quadro dell'App "in media ci saranno 25 miliardi di titoli non reinvestiti al mese", ha spiegato la presidente della Bce, Christine Lagarde, aggiungendo che per eliminare dal bilancio dell'Eurotower i titoli acquistati nel quadro dell'App "serviranno da 12 a 15 anni".

La Bce "continuerà a ridurre il portafoglio del programma di acquisto di attività (App) dell'Eurosistema a un ritmo misurato e prevedibile", afferma l'istituto. "La fine dei reinvestimenti nell'ambito dell'App dovrebbe esercitare una pressione al rialzo sui rendimenti degli emittenti sovrani che hanno beneficiato maggiormente del programma, ossia i cosiddetti Paesi periferici".  Kevin Thozet, Portfolio advisor di Carmignac Imitando poi l'analoga decisione adottata ieri dalla Federal Reserve degli Stati Uniti, anche la Bce ha deciso di rallentare sul percorso di rialzo dei tassi: dopo il ritocco da 50 punti deciso a marzo, nella riunione di oggi è stato deciso un rialzo più basso di soli 25 punti per i tre tassi di interesse di riferimento. Pertanto, dal 10 maggio i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno innalzati rispettivamente al 3,75%, al 4,00% e al 3,25%.

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