Aiuti pubblici contro il caro bollette: in Europa solo la Germania ha speso più dell'Italia
In termini assoluti, siamo secondi dopo Berlino. Il caso dell'Olanda: inflazione record, ma sussidi inferiori alla Grecia
L'Italia è il secondo Paese dell'Unione europea che ha investito più fondi pubblici per proteggere i consumatori dall'impatto dell'aumento dei prezzi dell'energia. Al primo posto c'è la Germania. Ma se si guarda all'impegno profuso in proporzione al Pil, l'esborso di Roma è stato ben più oneroso rispetto a quello di Berlino. È quanto emerge da uno studio realizzato dal think tank Bruegel.
I dati riguardano i finanziamenti stanziati nel periodo da settembre 2021 a luglio 2022. Si tratta di un periodo che copre anche i mesi precedenti alla guerra in Ucraina, dato che i rincari sui mercati energetici (e le conseguenti misure dei governi Ue) sono iniziati a partire dallo scorso autunno. Lo studio, chiaramente, non tiene conto delle ultime manovre dei governi, come quella annunciata oggi da Palazzo Chigi, che ha prorogato fino al 5 ottobre le misure attualmente in vigore per ridurre il prezzo finale dei carburanti (il taglio di 30 centesimi al litro per benzina, diesel, gpl e metano per autotrazione).
Stando a quanto calcolato da Bruegel, nell'arco di poco meno di un anno, l'Italia ha stanziato 49,5 miliardi di euro, una cifra pari al 2,8% del suo Pil. In Germania, come dicevamo, i finanziamenti sono stati i più alti dell'Ue in termine assoluto, pari a 60,2 miliardi di euro. Ma l'impatto sul Pil è dell'1,7%.
C'è poi la Francia, con 44,7 miliardi stanziati pari all'1,8% del suo Pil. Al quarto posto, sempre nella classifica in termini assoluti, c'è la Spagna, con 27,3 miliardi. Guardando ai dati raccolti da Bruegel, colpisce il caso dell'Olanda, tra i Paesi Ue più toccati dall'aumento delle bollette e più in generale dall'inflazione: il governo del "frugale" Mark Rutte ha finora stanziato 6,2 miliardi, pari ad appena lo 0,7%. Persino la Grecia ha investito di più in aiuti a famiglie e imprese, con ben 6,8 miliardi (che ne fanno il Paese Ue con la più ampia quota del Pil, il 3,7%, destinata ai sostegni anti-rincari).
Sulla stessa scia dell'Olanda, anche altri Paesi frugali come la Svezia e la Finlandia. In fondo alla classifica per investimenti in base al Pil, c'è la Danimarca, con mezzo miliardo di aiuti contro il caro bollette.