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Sabato, 20 Aprile 2024
Clima e industria

La ‘via’ del carbone è senz'acqua: nuova grana per la Germania a corto di gas

Il fiume Reno è essenziale per il trasporto delle materie prime verso le industrie tedesche. Ma la siccità ha già ridotto il traffico merci mentre la Russia sta tagliando le consegne di metano

I bassi livelli del fiume Reno, ai minimi storici in questa parte dell’anno, non preoccupano solo gli scienziati e tutti coloro che hanno a cuore la salute del pianeta. Anche l’industria pesante tedesca, soprattutto i settori del siderurgico e dell’energia, è alle prese con un forte calo dell’attività legato alla carenza d’acqua nel lungo fiume che nasce in Svizzera e sfocia nei Paesi Bassi, attraversando la Germania occidentale. Proprio in questa parte del territorio tedesco si trovano le aziende che dipendono dal carbone che arriva dal fiume navigabile. Ma la siccità mette a rischio il trasporto delle merci e così le industrie tedesche sono ora costrette ad operare a una capacità ridotta nel bel mezzo di una crisi energetica. 

Nella città tedesca di Kaub, un punto chiave per il traffico delle merci, si teme che il livello del Reno possa scendere fino a diventare impraticabile per la navigazione. A questo allarme va sommato quello diramato nelle ultime ore dalle autorità olandesi, alle prese con una  grave siccità che ha ridotto sensibilmente la portata d’acqua del basso Reno. Proprio in questa parte del fiume, dall’entroterra di Rotterdam alla Germania occidentale, passa il carbone necessario alla produzione di elettricità ed acciaio necessari ad alimentare la ‘locomotiva’ industriale tedesca. Al momento, il trasporto di carbone verso la Germania sta avvenendo a una capacità inferiore alla metà rispetto a quanto si aspettano le aziende. 

Il paradosso dei pannelli solari: il 60% è prodotto grazie al carbone

Il ministero olandese delle Infrastrutture e dei trasporti ha affermato che a Lobith, al confine tra Paesi Bassi e Germania, nel fiume Reno stanno scorrendo circa 850 metri cubi d’acqua al secondo, una portata "eccezionalmente bassa per questo periodo dell’anno". L’emergenza del Reno sta aggravando la crisi energetica, con la domanda di carbone in forte aumentato da quando la Germania sta ricevendo meno gas dalla Russia dopo lo stop alle consegne di metano tramite il gasdotto Nord Stream. La Germania - ha avvertito il mese scorso il Fondo monetario internazionale - rischia di perdere il 4,8% della produzione economica se la Russia interromperà le forniture di gas naturale al Paese. Una crisi che potrebbe diventare ancora più acuta a causa delle conseguenze del cambiamento climatico.

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