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Giovedì, 25 Aprile 2024
Europa Anno Zero - Il podcast

Farage, ancora tu?

Pare che Mr Brexit non abbia voglia di andare in pensione. Applaude Grillo ma critica i 5stelle, parla bene di Salvini ma mette in guardia Conte. Lo abbiamo incontrato a Strasburgo: ecco cosa ci ha detto

Non c’è forse uomo più odiato di Nigel Farage a Bruxelles e dintorni. In fondo, quello che voleva fare gli è riuscito. Staccare Uk dall’Unione europea, riscaldando i cuori dei mille euroscettici del continente? Fatto, almeno per la sua parte e al netto del caos in cui il Paese è piombato dopo il referendum su Brexit di due anni  e mezzo fa. 

L’ex leader di Ukip è detestato in particolare perché tutte le sue sfuriate contro i tecnocrati Ue le ha dette ad alta voce. Non da semplice politico britannico, ma da europarlamentare. Quella di essere pagato dall’Europa per parlarne male è solo una delle tante contraddizioni di Farage. Unita ad un’altra: se con il sì dei britannici a Brexit, lui poteva considerare di aver esaurito il suo compito politico, perché ce lo ritroviamo ancora nel parlamento europeo?

Addirittura, Farage sarebbe pronto a ricandidarsi per Strasburgo con una nuova formazione, nel caso in cui Brexit non dovesse realizzarsi prima del voto di maggio e il Regno Unito dovesse infine votare. Per tutti questi motivi - e molti altri - abbiamo voluto incontrare l’europarlamentare Farage nel suo ufficio di Strasburgo alcune settimane fa, e fargli un’intervista a tutto tondo: dalla nuova avventura politica, fino ai suoi giudizi su gli “alleati” M5S, Salvini, Beppe Grillo e Giuseppe Conte. 

Odiatissimo dai pro-europei (ma anche al contrario amatissimo da europscettici e sovranisti) lo è senz’altro. Ma quale che sia il giudizio su di lui, Farage è anche un politico che sa parlare fin troppo bene. Purtroppo, dicono i suoi critici. 

Sentite cosa ci risponde. ​

Ascolta "EXTRA | Brexit croce e delizia - Intervista a Nigel Farage" su Spreaker.

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