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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Xylella una calamità naturale, lasciare i fondi Ue alle imprese anche se non hanno completato gli investimenti

Richiesta dell'eurodeputato MDP Paolucci alla Commissione Ue: lo Stato italiano non chieda il rimborso del sostegno europeo ricevuto nel periodo 2007-2013 dalle aziende salentine. E' impossibile completare gli investimenti previsti.

Lasciare i fondi Ue alle imprese pugliesi colpite dalla Xylella fastidiosa, anche quelli legati agli investimenti non completati, perché vittime di eventi eccezionali. E' ciò che chiede l'eurodeputato MDP Massimo Paolucci con una interrogazione presentata oggi alla Commissione europea. “Lo Stato italiano - si legge in una nota di Paolucci - non chieda alle aziende colpite da Xylella il rimborso, né parziale né integrale, del sostegno ricevuto grazie alla programmazione Ue 2007-2013". 

"I danni della Xylella in Salento", afferma ancora l'eurodeputato MDP, "sono ingenti su molti fronti e tra le altre cose hanno determinato una situazione particolarmente grave per le imprese che hanno realizzato investimenti a valere sulla programmazione europea 2007-2013. Per questi agricoltori - continua - sarà pressoché impossibile procedere al completamento degli investimenti, nonostante le misure già adottate e le proroghe concesse dall’Autorità di Gestione".

"Perciò - insiste - le aziende salentine colpite dalla calamità Xylella fastidiosa dovrebbero potersi avvalere delle disposizioni di cui dall’articolo 4 del Regolamento (UE) n. 640/2014 secondo cui, in caso di forza maggiore o di circostanze eccezionali, gli Stati membri non richiedono al beneficiario il rimborso, né parziale né integrale, del sostegno ricevuto per il mancato rispetto degli impegni assunti". E’ questo, conclude Paolucci, "sicuramente il caso delle aziende salentine e credo sia necessario venir loro incontro anche con questa misura così da evitare l'ulteriore aggravamento della loro situazione”.

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