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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Valentinoviсh contro Dolce & Gabbana: Mosca chiede la censura dei baci gay su Instagram

Mikhail Romanov Valentinoviсh, esponente del partito di Putin, ritiene che le immagini diffuse dalla casa di moda italiana violino la legge russa che vieta la “propaganda sulle relazioni sessuali non tradizionali”

No ai baci tra persone dello stesso sesso. Con questa motivazione un pubblico ministero russo ha chiesto la rimozione dei contenuti promozionali pubblicati su Instagram dalla multinazionale italiana Dolce & Gabbana. Una campagna pubblicitaria lanciata sui social lo scorso febbraio in occasione di San Valentino ritrae infatti diverse coppie che si baciano sulle note del brano “Per un'ora d’amore” della band italiana Matia Bazar. I filmati includono diverse effusioni d’affetto anche tra due uomini e due donne. Contenuti che hanno fatto infuriare Mikhail Romanov Valentinoviсh, esponente di Russia Unita, il partito di Vladimir Putin.

La richiesta di rimozione degli spot

Secondo il deputato della Duma, la camera bassa del Parlamento russo, gli spot di D&G violerebbero la legge russa del 2013 che vieta la diffusione della “propaganda sulle relazioni sessuali non tradizionali” tra i giovani russi. Come riferito dall’agenzia Reuters, a seguito della causa intentata da Romanov Valentinoviсh, il 14 maggio scorso un pubblico ministero di San Pietroburgo ha chiesto la censura in Russia di uno degli annunci pubblicati su Instagram che mostra due ragazze che si baciano. Questo perché, a detta delle autorità russe, il video “contiene informazioni che rifiutano i valori della famiglia e propagandano rapporti sessuali non tradizionali”. Nella giornata di ieri, dagli stessi uffici giudiziari è arrivata una nuova richiesta per la messa al bando di un secondo spot nel quale a baciarsi sono due uomini. Tuttavia, riporta ancora la Reuters, alla richiesta del pubblico ministero non sono seguiti atti esecutivi perché mancherebbero ancora alcuni passaggi amministrativi, come la presentazione della documentazione a sostegno del provvedimento. 

Le conseguenze della legge anti-gay

Il tentativo di censura sul web arriva sulla base di una legge formalmente “volta a proteggere i bambini dall'informazione che promuove la negazione dei valori familiari tradizionali”. Secondo un rapporto di Human Rights Watch, “la legge è stata utilizzata per chiudere i siti web che forniscono preziose informazioni e servizi agli adolescenti in tutta la Russia e per impedire ai gruppi che sostengono i diritti Lgbt di lavorare con i giovani”. Tuttavia, denunciano gli attivisti per i diritti umani, gli effetti della legge sono stati molto più ampi. A titolo di esempio si possono citare le forti interferenze sul lavoro dei medici specializzati in salute mentale, i quali si sentono costretti, “per evitare di entrare in conflitto con la legge”, ad “autocensurarsi o stabilire esplicite dichiarazioni di non responsabilità all'inizio delle sessioni” di trattamento dei ragazzi in difficoltà. 

La campagna

L’amara ironia della sorte ha voluto che anche la campagna promozionale di Dolce & Gabbane fosse collegata al tema della discriminazione delle minoranze. La descrizione dei video incriminati finiti sui social precisa, infatti, il sostegno di Dolce & Gabbana al Trevor Project, “la più grande organizzazione mondiale di prevenzione del suicidio e intervento in caso di crisi per giovani lesbiche, gay, bisessuali, transgender e queer”. Temi poco graditi, per usare un eufemismo, dalla classe dirigente russa.

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