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Lunedì, 18 Marzo 2024
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Blocco vaccini, ora Macron potrebbe seguire Draghi: "Valutiamo stop a export"

Il ministro della Salute Olivier Veran ha detto pubblicamente che la Francia è pronta ad agire per fermare la vendita di vaccini prodotti nell'Unione a Paesi extra-Ue. Intanto l'Australia rassicura: "Abbiamo scorte a sufficienza per far fronte allo stop dell'Italia"

Dopo Mario Draghi, anche il presidente francese Emmanuel Macron potrebbe chiedere all'Ue l'attivazione del meccanismo per bloccare le esportazioni di vaccini verso Paesi extra Ue.

Lo ha fatto capire chiaramente il ministro della Salute Olivier Veran in risposta a una domanda sulla decisione di Roma di fermare una spedizione di 250mila dosi di AstraZeneca destinate all'Australia. "Potremmo fare lo stesso", ha detto in un'intervista rilasciata a una tv francese. E alla domanda se la Francia avesse già bloccato qualche spedizione, Veran ha risposto: "Vedremo".

Parole decisamente più possibiliste rispetto a quelle fatte circolare dall'Eliseo all'indomani dell'ultimo vertice Ue, quando Macron, scrissero alcuni quotidiani transalpini, avrebbe cercato di mediare tra chi, Draghi in testa, chiedeva di bloccare l'export di vaccini, e chi invece si opponeva a questa situazione. Il secondo fronte vedeva schierati i Paesi Ue che ospitano gli stabilimenti produttivi (Germania, Belgio, Olanda e Spagna), ma anche quelli interessati dai contraccolpi di una tale stretta, come l'Irlanda. "L'Europa ha importato i vaccini Moderna dagli Stati Uniti. Dobbiamo stare attenti ed evitare la frammentazione di una produzione globale”, avrebbe detto Macron al tavolo dei leader. 

Adesso, pare, Parigi è più vicina a Roma. La Commissione Ue ha fatto sapere che la richiesta del governo italiano è stata già avvallata e che "non c'è intenzione di tornarci sopra", riporta l'Ansa. AstraZeneca può comunque avanzare una nuova richiesta per la fornitura all'Australia con i vaccini prodotti in Europa, richiesta che verrà analizzata sulla base del meccanismo sul controllo e la trasparenza dell'export.

Canberra, dal canto suo, ha protestato contro il blocco, ma sembra senza troppa convizione. Il ministro della Salute australiano, Greg Hunt, ha infatti spiegato di comprendere le ragioni dell'Italia e che il suo Paese ha già ricevuto 300mila dosi del siero AstraZeneca che basteranno fino a quando non verrà potenziata la produzione interna. La mossa di Draghi, insomma, pare più intenzionata a lanciare un messaggio, che a provocare bracci di ferro diplomatici. 

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