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Martedì, 23 Aprile 2024
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Vaccini, Bruxelles lancia la coalizione anti no-vax: “Controlli a scuola e lavoro, medici imparino a gestire atteggiamenti esitanti”

La Commissione Ue ha presentato una serie di raccomandazioni per aumentare la copertura vaccinale in Europa e combattere i focolai di morbillo "senza precedenti" e la "ricomparsa di altre malattie evitabili che causano ancora la morte di bambini e adulti”. Ecco le misure proposte

Piani di vaccinazione nazionali e ragionali per tutti gli Stati membri entro il 2020. Controlli dello “stato vaccinale” nelle scuole e nei luoghi di lavoro. L'introduzione di una tessera personale sui vaccini valida in tutta l'Ue. Corsi di formazione rivolti agli operatori sanitari per “somministrare le vaccinazioni con sicurezza” e “gestire atteggiamenti esitanti”. Creazione di una “coalizione” per combattere la diffusione delle teorie no-vax. Sono questi i punti principali del piano della Commissione europeo per “rafforzare la cooperazione nella lotta contro le malattie a prevenzione vaccinale”. 

I focolai di morbillo e il rischio contagio

L'obiettivo di Bruxelles è aumentare la copertura vaccinale e garantire che tutti nell'Ue abbiano accesso ai vaccini. "Ogni anno i vaccini salvano tra 1 e 3 milioni di vite in tutto il mondo e secondo l'Organizzazione mondiale della sanità nei prossimi dieci anni ne salveranno altri 25 milioni - ricorda l'esecutivo Ue - eppure, secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, a causa dell'insufficiente copertura vaccinale numerosi paesi dell'Ue si trovano ad affrontare focolai di morbillo senza precedenti e una ricomparsa di altre malattie a prevenzione vaccinale, che causano ancora la morte di bambini e adulti nell'Unione".

Tra il 2017 e il 2018  sono stati segnalati, attraverso il sistema europeo di sorveglianza, 14.813 casi di morbillo. Tra questi casi, per quelli di cui si conosce lo stato di vaccinazione, l'86% dei soggetti non era stato vaccinato. Per Vytenis Andriukaitis, commissario alla Salute, “le malattie infettive non restano confinate entro le frontiere nazionali. La carenza di immunizzazione in uno Stato membro mette a rischio la salute e la sicurezza dei cittadini in tutta l'Ue. La cooperazione in questo settore è nell'interesse di tutti”. 

La proposta punto per punto

La proposta della Commissione si concentra su 3 linee d'azione principali: “lotta contro la riluttanza nei confronti dei vaccini e miglioramento della copertura vaccinale, strategie di vaccinazione sostenibili nell'Ue e coordinamento a livello europeo”.

Il pacchetto prevede 20 azioni, tra cui:

  • sviluppo e attuazione di piani di vaccinazione nazionali e/o regionali entro il 2020, compreso un obiettivo di copertura vaccinale di almeno il 95% per il morbillo;
  • introduzione di controlli di routine dello stato vaccinale e opportunità periodiche di vaccinazione nelle diverse fasi della vita, ad esempio nelle scuole e sui posti di lavoro;
  • presentazione di opzioni per una tessera delle vaccinazioni comune che possa essere condivisa elettronicamente tra i paesi;
  • istituzione di un portale europeo di informazione sulle vaccinazioni entro il 2019 al fine di fornire dati obiettivi, trasparenti e aggiornati in merito ai vantaggi e alla sicurezza dei vaccini;
  • riduzione dei rischi di carenze attraverso lo sviluppo di un archivio virtuale di dati dell'Ue contenente informazioni sulle scorte e sui fabbisogni di vaccini per facilitare lo scambio volontario di informazioni sulla disponibilità e sulle carenze di vaccini essenziali;
  • fornitura a tutti gli operatori sanitari della formazione necessaria a somministrare le vaccinazioni con sicurezza e a gestire atteggiamenti esitanti;
  • convocazione di una coalizione per la vaccinazione che riunisca le associazioni europee di operatori sanitari e le pertinenti associazioni degli studenti del settore affinché si impegnino a fornire al pubblico informazioni precise, a sfatare i miti e a scambiare migliori pratiche;
  • istituzione di un sistema europeo di condivisione delle informazioni per acquisire conoscenze ed elaborare linee guida per un programma base di vaccinazione dell'Ue entro il 2020, contenente i dosaggi e le età che gli Stati membri dell'Ue converranno essere comuni per tutti i paesi;
  • rafforzamento dei partenariati e della collaborazione in materia di vaccinazione con i partner internazionali.

 
Piano al via entro il 2018

La proposta della Commissione sarà discussa dal Consiglio degli Stati membri nell'intento di adottarla entro la fine del 2018, con entrata in vigore immediata. Il Parlamento europeo aveva già espresso la sua posizione a favore di un piano per promuovere i vaccini la scorsa settimana a Strasburgo. La relazione, votata a maggioranza dall'Aula, era stata presentata dall'eurodeputata del Pd Elena Gentile. 

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