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Sabato, 20 Aprile 2024
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Vaccini all’Africa: l’Ue finanzia stabilimenti in Rwanda e Senegal per farsi perdonare il ‘no’ sui brevetti

Il primo sito di produzione delle dosi a base mRna entrerà in funzione entro metà del 2022. Solo 15 Paesi africani su 54 hanno un tasso di vaccinazione superiore al 10%

La produzione di vaccini a base mRna in Africa entrerà in funzione entro i primi sei mesi del 2022. L’annuncio è arrivato dalla casa farmaceutica tedesca BioNTech, che assieme all’americana Pfizer ha sviluppato il vaccino contro il Covid-19 più somministrato nell’Unione europea. Proprio l’Ue sosterrà finanziariamente la nascita dei primi centri in Rwanda e Senegal per la fabbricazione delle dosi. Un accordo, quello tra la casa farmaceutica tedesca e i due Paesi africani, fortemente voluto da Bruxelles, tanto che alcuni osservatori alludono alla necessità dell’Ue di farsi perdonare il mancato via libera alla sospensione dei brevetti sui vaccini. 

Solo quindici dei cinquantaquattro Paesi africani hanno infatti un tasso di vaccinazione superiore al 10%. Tutti gli altri si fermano a percentuali ancora troppo basse, che preoccupano l’Organizzazione mondiale della salute. Gli esperti Oms recentemente hanno ricordato che il meccanismo Covax, nato per garantire l’arrivo delle dosi nei Paesi a basso reddito, “sta lavorando con i donatori per identificare i Paesi che attualmente possono assorbire grandi volumi di vaccini”. Oltre alla disponibilità di dosi va infatti considerata anche la capacità dei singoli Paesi di somministrarle.

Per risolvere almeno il primo problema, quello dei vaccini mancanti, la societa' tedesca BioNTech ha siglato un memorandum d’intesa con il ministero della Salute ruandese e quello degli Esteri senegalese. Il Rwanda farà da base per il sito produttivo, mentre il Senegal metterà a disposizione l'Institut Pasteur di Dakar, polo di ricerca sulle malattie infettive dell'Africa occidentale. L'azienda tedesca garantirà una capacità produttiva iniziale di 50 milioni di dosi all'anno. 

“Il nostro obiettivo è sviluppare vaccini nell'Unione Africana e stabilire capacità di produzione sostenibile per migliorare insieme l'assistenza sanitaria in Africa”, ha detto l'amministratore delegato di BioNTech, Ugur Sahin. “Abbiamo fatto grandi progressi nelle ultime settimane, e questo ci aiuterà a trasformare questi piani in realtà”, ha aggiunto Sahin. Il vaccino a base mRna - fa notare l’azienda tedesca - oltre a combattere il Covid nell’immediato potrebbe essere sviluppato anche per combattere altre malattie, come malaria e tubercolosi, con nuove dosi da produrre sempre in Africa. 

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