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Sabato, 20 Aprile 2024
No vax / Austria

Come l'Austria convince a vaccinarsi chi ha paura degli aghi

La strategia di Vienna contro la belonefobia. Il Paese ha introdotto l'obbligo vaccinale, ma il tasso d'immunizzazione resta basso

Il fine giustifica i mezzi. Nonostante la lotta senza quartiere intrapresa da mesi dal governo di Vienna per convincere i suoi cittadini a vaccinarsi contro il Covid-19, il tasso d’immunizzazione dell’Austria rimane tra i più bassi dell’Europa occidentale. L’obbligo vaccinale - in vigore da febbraio, con tanto di multe per i trasgressori - ha certamente contribuito a portare la percentuale di popolazione vaccinata con la doppia dose al 72% (a fronte del 78% in Italia e al 77% in Francia). Tuttavia, molti cittadini non hanno ancora provveduto a fare la prima dose. Di qui la scelta del governo di Vienna di cambiare approccio nei confronti dei no vax.

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Un tema finora sfuggito all’attenzione dei media e della politica è quello della belonefobia, ovvero la paura degli aghi. Eppure è proprio tale fobia ad aver convinto tante persone a non fare il vaccino, attirandole in alcuni casi tra le braccia delle tesi del complotto che offrono 'giustificazioni' a quella che in verità è una semplice paura. Di qui la decisione delle autorità austriache di creare un percorso vaccinale ad hoc per le persone che soffrono di questa fobia. 

La piscina coperta di Brigittenau, secondo quanto riportato dalla testata The Local, è stata ridisegnata per offrire uno spazio confortevole ed accogliente per chi ha paura degli aghi. Chi vuole fare il vaccino nonostante la fobia viene accompagnato in uno spazio sauna con posti a sedere e piante scelte “per creare un'atmosfera che lenirà i nervi delle persone”. Si può accedere al centro vaccinale da una porta privata, senza necessità di fare la fila. Ad accogliere i pazienti non c’è nessuna persona in camice e guanti, ma solo il personale appositamente formato, composto da medici e psicologi, rigorosamente in abiti ‘casual’. 

Il centro speciale è stato adibito allo scopo di aiutare le persone che hanno paura degli aghi e delle iniezioni, ma potrebbe essere utilizzato anche da coloro che sono contrari alla vaccinazione e che potrebbero cambiare idea in uno spazio con queste caratteristiche.

L’altro asso nella manica del governo austriaco per battere lo scetticismo sulla vaccinazione è il lancio delle dosi Novavax. L'Austria ha ordinato 750 mila fiale dell’ultimo vaccino approvato dall’Ema. A differenza dei predecessori Pfizer e Moderna, entrambi sviluppati sull’Rna messaggero, il Novavax è un vaccino proteico, come quelli antinfluenzali. Un particolare che ha già convinto tanti no vax contrari all’inoculazione delle sole dosi a base di mRna, tanto che 31.300 austriaci si sono registrati per la somministrazione del Novavax.

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