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Venerdì, 29 Marzo 2024
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“Vaccinare almeno 9 ragazze su 10 contro il virus del papilloma”: piano Ue di lotta ai tumori

Bruxelles dichiara guerra al cancro al collo dell’utero e altre forme tumorali causate dalla minaccia virale che si trasmette per via sessuale. In arrivo anche una campagna di vaccinazione contro l'epatite B

La Commissione europea si è posta l’obiettivo di vaccinare almeno il 90% delle ragazze e di raggiungere “un aumento significativo” delle vaccinazioni tra i ragazzi contro il virus del papilloma. Per raggiungere il traguardo, da tagliare entro il 2030, Bruxelles ha fatto sapere che metterà a disposizione fondi Ue. La decisione, annunciata in occasione della presentazione della nuova strategia europea per la lotta ai tumori, è stata presa al fine di combattere il cancro al collo dell’utero e altri tumori causati dai papillomavirus umani. La patologia virale, trasmessa prevalentemente per via sessuale, può causare l’insorgere di lesioni cervicali capaci di dar vita a tumori. “Gli Stati membri svolgeranno un ruolo fondamentale nel raggiungimento di questo obiettivo”, precisa l’esecutivo Ue.

La strategia vaccinale contro i tumori

Alla vigilia della Giornata mondiale contro il cancro, Bruxelles ha adottato un pacchetto di interventi a tutela della salute dei cittadini sostenuti con 4 miliardi di fondi Ue provenienti da diversi programmi e che verrano investiti in piani di prevenzione e screening precoce. Oltre all’aumento delle tasse su tabacco o prodotti derivati e a una serie di misure volte a rendere la dieta degli europei “più vegetale”, la Commissione ha messo sul tavolo la nuova strategia vaccinale. L’Ue mira a garantire l'accesso alla vaccinazione anche contro l'epatite B e ai trattamenti per prevenire i tumori al fegato e all’intestino associati al virus dell'epatite C e alle infezioni da Helicobacter pylori. 

La prevenzione

Parallelamente, come previsto anche dalla strategia farmaceutica dell'Ue, la Commissione esaminerà il sistema di incentivi e obblighi per promuovere l'innovazione e garantire un migliore accesso a farmaci e vaccini. Sulla diagnosi precoce, sarà presentato un nuovo schema di screening comune per raggiungere l’obiettivo di garantire l’accesso ai test per il 90% della popolazione dell'Ue che si qualifica per gli esami del cancro al seno, cervicale e colon-retto entro il 2025. Entro la fine dell'anno sarà infine lanciata una nuova iniziativa per "Diagnosi e trattamento del cancro per tutti", per contribuire a migliorare l'accesso a diagnosi e cure innovative.

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