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Giovedì, 18 Aprile 2024
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L'Ue agli europei in vacanza: "Il Covid non è sparito, manteniamo alta la guardia"

La commissaria alla Salute Kyriakidou agli Stati: "Effettuare test e tracciamento, aumentare la capacità dei sistemi sanitari e garantire la disponibilità di dispositivi di protezione personale"

Con la fine dei lockdown praticamente in tutta l'Unione gli europei si stanno riversando nelle località estive e si stano finalmente godendo, almeno chi può, delle vacanze. Ma Il coronavirus è ancora presente nel continente e c'è il rischio che dopo l'estate ci possa essere una seconda ondata, e per questo da una parte i cittadini devono mantenere alta la guardia e dall'altra gli Stati devono prepararsi a un nuovo, possibile, aumento dei contagi.

Non abbassare la guardia

"Non dobbiamo abbassare la guardia. Il coronavirus continua ad esserci e, anche se abbiamo fatto tanta strada, nessuno può dire come evolveranno le cose. Nei mesi scorsi, si è tornati ad una nuova normalità, ma ci sono ancora dei focolai e per questo dobbiamo farci trovare pronti”, ha chiesto la commissaria europea alla Salute, Stella Kyriakidou che ha chiesto “a Stati membri e cittadini europei di muoversi verso la stessa direzione e di essere vigili e attenti. Dobbiamo prevenire e non soltanto contenere". La commissaria ha esortato i governi a "effettuare test e tracciamento, aumentare la capacità dei sistemi sanitari e garantire la disponibilità di dispositivi di protezione personale”, nonché degli “stress test per verificare che i sistemi siano funzionanti prima del periodo autunnale", ha detto il commissario Ue. La commissaria ha parlato anche del rischio di un "effetto cocktail" dovuto alla la coesistenza fra il Covid-19 e l'influenza stagionale in autunno, e per questo ha chiesto di aumentare la copertura vaccinale per l'influenza.

Nuove misure

Per prepararsi a una nuova ondata Bruxelles ha ha approvato una serie di misure allo scopo di assicurare maggiore copertura dei test, tracciabilità dei contatti, miglioramento della sorveglianza, maggiore accesso ai servizi medici e l'interoperabilità delle app per il tracciamento oltre i confini nazionali. Per Bruxelles la necessità di affrontare i nuovi focolai in modo efficiente richiederà uno stretto coordinamento, con azioni a breve e lungo termine per rafforzare la risposta degli Stati. Tra le altre misure che verranno messe in atto quella di garantire la libera circolazione delle forniture mediche essenziali nell'Unione, concludere accordi con i produttori di vaccini e facilitare studi clinici su larga scala. Bruxelles propone anche di finanziare e facilitare il trasporto di equipe mediche nell'Ue e tra Stati membri e il trasferimento di pazienti tra paesi. Richiesta anche attenzione all'influenza stagionale, attraverso una maggiore copertura vaccinale per alleviarne il peso. "Attingendo alle lezioni degli ultimi mesi, noi stiamo pianificando in anticipo per evitare l'improvvisazione, rafforzando la nostra preparazione su tutti i fronti”, ha assicurato il vicepresidente della Commissione Margaritis Schinas, vicepresidente della Commissione europea.

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