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Venerdì, 29 Marzo 2024
La crisi / Russia

"Un falso video per giustificare l'invasione dell'Ucraina"

Gli Usa accusano Putin di aver girato false immagini di atrocità contro russofoni per scatenare la guerra. La Cina si schiera con Mosca: "Basta espansione Nato e mentalità da Guerra fredda"

La Russia di Vladimir Putin avrebbe preparato un falso video che mostra atrocità commesse dagli ucraini nel Donbass per giustificare l'invasione dell'Ucraina. L'accusa arriva dagli Stati Uniti che sostengono di avere le prove del piano orchestrato da Mosca allo scopo di legittimare un intervento militare nello Stato ex sovietico. Si tratterebbe di "un video di propaganda che mostrerebbe cadaveri e armi ucraine", e che racconta di un attacco fittizio da parte dell'Esercito o del personale dell'intelligence ucraina contro persone di lingua russa nell'est del Paese.

Le immagini mostrerebbero un'esplosione inscenata con cadaveri e attori che ritraggono persone in lutto e immagini di edifici distrutti e attrezzature militari. Il video sarebbe realizzato in modo che sembri ucraino o proveniente da Nazioni appartenenti ala Nato, hanno detto i funzionari. "Questo è solo un esempio di cui possiamo parlare oggi", ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, aggiungendo che "abbiamo visto questo tipo di attività da parte dei russi in passato e crediamo che sia importante, quando la vediamo, tirarle fuori". Queste immagini "potrebbero fornire la scintilla" di cui il presidente russo ha bisogno per giustificare un'invasione dell'Ucraina, hanno sostenuto.

I funzionari britannici hanno affermato di essere d'accordo con la valutazione dell'intelligence statunitense, ma nessuno dei due governi ha pubblicato i rapporti relativi alle accuse. "Questa è una prova chiara e scioccante dell'aggressione non provocata e dell'attività subdola della Russia per destabilizzare l'Ucraina", ha affermato la Segretaria di Stato agli Esteri britannica, Liz Truss, sottolineando che "questo intento bellicoso verso un Paese sovrano e democratico è del tutto inaccettabile e lo condanniamo nei termini più forti possibili".

Putin ha però intascato il sostegno della Cina di Xi Jinping, dopo un incontro con quest'ultimo avvenuto a Pechino alla vigilia dell'inizio delle Olimpiadi invernali nel Paese. In una nota congiunta i due hanno detto di opporsi "a un'ulteriore espansione della Nato”, chiedendo all'Alleanza atlantica di “evitare di adottare approcci ideologici derivanti dai tempi della Guerra Fredda". La Nato, sottolineano i Putin e Xi, deve "rispettare la sovranità, la sicurezza e gli interessi degli altri Paesi, e la diversità delle loro culture e tradizioni storico culturali, e accettare lo sviluppo pacifico di altri governi".

La Cina aderisce quindi pienamente a una delle tre richieste avanzate da Mosca agli Stati Uniti e all'Alleanza atlantica, che è appunto la stop all'espansione di quest'ultima nell'Europa dell'Est. E per cementare l'alleanza Putin ha detto a Xi che la Russia ha preparato un nuovo accordo per fornire alla Cina 10 miliardi di metri cubi di gas naturale dal suo Estremo Oriente, salutando i loro legami bilaterali come "di carattere senza precedenti" e un "esempio di relazione dignitosa".

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