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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Geopolitica / Ucraina

Usa e Russia decidono da sole il futuro dell’Est Europa. L’Ue la prende male: “Coinvolgeteci”

Le due superpotenze hanno fissato le modalità dei negoziati per decidere le sorti dell’Ucraina. Una partita che riguarda anche l’aumento delle tariffe energetiche, ma sulla quale Bruxelles non avrà voce in capitolo

Dal conflitto armato latente in Ucraina alle tensioni geopolitiche sull’estensione della Nato in Est Europa, passando per la crisi energetica. Stati Uniti e Russia hanno deciso di negoziare bilateralmente sulle questioni che riguardano direttamente l’Unione europea senza invitare ai loro colloqui alcun rappresentante di Bruxelles. Le trattative sul futuro dell’Europa orientale sono cominciate con una telefonata tra il presidente Usa Joe Biden e l’omologo russo Vladimir Putin: 50 minuti in cui, al di là delle dichiarazioni di rito, i due leader hanno concordato di affrontare le loro divergenze attraverso un percorso diplomatico che passerà attraverso "il Dialogo strategico per la stabilità bilaterale", la Nato (nel quadrdo del Consiglio Nato-Russia) e l'Osce. Con l'Ue alla finestra.

I colloqui proseguiranno il 10 gennaio, quando funzionari russi e statunitensi affronteranno le crescenti tensioni in Ucraina, hanno affermato le due superpotenze. L’attivismo statunitense sugli assetti dell’Est Europa è stato dimostrato nei fatti nelle ultime ore con l’arrivo da Oltreoceano delle navi Usa contenenti forniture di gas liquefatto. Un’azione che, come spiegato da Europa Today, ha contributo al recente calo del prezzo del gas naturale. 

I negoziati tra Usa e Russia, ai quali l’Ue non è stata invitata, hanno fatto innervosire Bruxelles, che ha chiesto di avere voce in capitolo sul futuro dell’Ucraina e dell’intera regione alle porte dell’Unione. “Qualsiasi discussione sulla sicurezza europea deve avvenire in coordinamento e con la partecipazione dell’Ue”, ha affermato giorni fa l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell

Un concetto ribadito e approfondito da Borrell in un’intervista al quotidiano tedesco Welt pubblicata mercoledì. “Se Mosca, come annunciato, vuole parlare dell'architettura di sicurezza e delle garanzie in Europa, allora non è una questione che riguarda solo l’America e la Russia”, dunque “l’Ue deve essere coinvolta in questi negoziati”. Una richiesta caduta nel vuoto. 

La Casa Bianca ha infatti confermato la telefonata di oggi tra Biden e Putin includendo poche righe nel comunicato di Emily Horne, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, per ricucire lo strappo con l’Ue. “L'amministrazione Biden - si legge nella nota - continua a impegnarsi in un'ampia diplomazia con i nostri alleati e partner europei, consultandosi e coordinandosi su un approccio comune in risposta al rafforzamento militare della Russia al confine con l’Ucraina". “Il presidente Biden ha parlato con i leader di tutta Europa e i funzionari dell'amministrazione Biden si sono impegnati a livello multilaterale con la Nato, l'Ue e l’Osce”. Insomma, gli Usa promettono di tenere in considerazione le richieste dell’Ue sul conflitto ucraino. Ma al tavolo delle trattative si siedono loro. 

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