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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Ursula non piace ai tedeschi. Letta: "La sua scelta si ritorcerà contro l'Italia"

Un sondaggio fatto in Germania mostra che il 56% dei cittadini non la ritiene all'altezza del ruolo. L'ex presidente del Consiglio: "Lega e 5 Stelle rimpiangeranno Juncker e Moscovici"

È stata scelta dai leader dell'Ue per essere la prossima presidente della Commissione europea ma i suoi stessi concittadini non la apprezzano. Secondo un sondaggio fatto in Germania il 56% dei tedeschi non ritengono Ursula von der Leyen all'altezza del ruolo che le è stato affidato. Non un ottimo biglietto da visita in vista del voto a Strasburgo per chiedere la fiducia del Parlamento previsto per il prossimo 16 luglio.

Berlino la sostiene

"Per quanto è nella mia sfera di influenza, farò tutto il possibile perché ottenga la maggioranza al Parlamento europeo", ha assicurato la cancelliera tedesca Angela Merkel di cui von der Leyen è ministro della Difesa. "Credo che possa essere un buon presidente della Commissione", ha dichiarato l'ex ministro delle Finanze e attuale presidente del Bundestag, Wolfgang Schaeuble, che ha criticato però il metodo usato per la scelta, definita "strana e sorprendente", essendo stata presa "entro una cerchia ristretta di persone" a dispetto del principio dello Spitzenkandidat.

Letta contro la decisione di Conte

Il premier Giuseppe Conte ha sostenuto la sua nomina, in cambio della promessa di ottenere il commissario alla Concorrenza per il nostro Paese, ma secondo l'ex premier Enrico Letta questa decisione si ritorcerà contro il nostro Paese. Secondo Letta, intervistato da la Stampa, il governo Lega-M5s è "uscito con le ossa rotte". "Temo che il governo rimpiangerà”, Jean-Claude Juncker e Pierre Moscovici, “li hanno disprezzati e insultati, ma la Commissione si è dimostrata intelligente e generosa, anche quest'ultima volta”.

Timmermans e l'austerità

L'Italia si è schierata contro il socialista Frans Timmermans per appoggiare una tedesca con posizioni certamente più rigorose di lui in tema di austerità, e questo non aiuterà certo nelle future trattative sul Bilancio. Il governo ha esultato per la mancata procedura d'infrazione contro il nostro Paese, ma questa è stata dovuta non certo ad abilità diplomatiche quanto al fatto che lo stesso Conte ha annunciato che l'obiettivo di deficit dell'Italia per il 2019 è stato corretto dall'originario 2,4 per cento del Pil al 2,04, cedendo così alle richieste di Bruxelles.

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