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Mercoledì, 27 Marzo 2024
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L'Ungheria vuole vietare la "promozione" dell'omosessualità ai bambini

Il partito del premier Orban ha presentato un disegno di legge per impedire che i minori siano esposti alla cosiddetta "propaganda gay"

L'Ungheria vuole bandire tutti contenuti che sono ritenuti una "propaganda" per "promuovere" l'omosessualità tra i bambini del Paese. Il partito Fidesz del premier Viktor Orban, ha presentato un progetto di legge per vietare libri, video e discorsi che, afferma, rischiano di promuovere il cambiamento di genere tra i giovani. La proposta dei nazionalisti, inclusa in un disegno legislativo più ampio che punisce la pedofilia, tra le altre cose vorrebbe vietare la letteratura Lgbt+ ai i minori di 18 anni, così come ogni materiale educativo e pubblicità ritenuti troppo dalla parte della comunità omosessuale. Questo perchè, a detta di Fidesz, ai ragazzi sotto i 18 anni non possono essere mostrati contenuti pornografici o qualsiasi contenuto che incoraggi il cambiamento di genere o l'omosessualità.  

Diversi gruppi per i diritti umani, tra cui Amnesty International, hanno subito denunciato la l'idea sottolineando che si tratta di restrizioni simili a quelle della Russia di Vladimir Putin, dove è viatata la "propaganda gay". Come riporta la Bbc il Budapest Pride, un'alleanza di gruppi per i diritti degli omosessuali ungheresi, sta tentando di fare leva sul presidente statunitense Joe Biden, chiedendogli di sollevare il problema di Orban in Europa durante la sua visita nel continente. Hatter Society, un altro gruppo di attivisti Lgbt+ ha affermato che la proposta di Fidesz "limiterebbe seriamente la libertà di parola e i diritti dei bambini".  "Questa mossa mette in pericolo la salute mentale dei giovani" ha detto Amnesty International, aggiungendo che "tale legislazione rafforza solo il pregiudizio e l'omofobia, che è incompatibile con i valori delle società democratiche". Si tratta di misure poco lontane da quelle assunte da Mosca nel 2013, quando la Russia ha approvato una legge che impone multe salate per la diffusione della cosiddetta "propaganda gay" ai minori di 18 anni, vietando la promozione del "comportamento omosessuale tra i minori".

L'Ungheria non è nuova a questo tipo di iniziative. L'anno scorso il governo guidato da Fidesz si èscagliato contro un libro per bambini ungherese, Wonderland Is For Everyone, che rivisita le fiabe tradizionali, con gli storici personaggi come Cenerentola rivisitati con ruoli che rappresentano le minoranze come ad esempio i rom e gay, imponendo un vero e proprio bollino in tutti i libri del genere, per avvisare i genitori che queste pubblicazioni sarebbero "incoerenti coi generi tradizionali". Il governo di Budapest, insieme a quello nazionalista polacco, è al centro di uno scontro con l'Ue per quelle che vengono ritenute da Bruxelles violazioni degli standard comunitari sullo Stato di diritto. Nessuno dei due Paesi riconosce il matrimonio gay ed entrambi hanno leggi che vietano l'adozione per le famiglie arcobaleno. Nella costituzione ungherese è stato inserito un articolo per specificare che il matrimonio è e sarà riservato soltanto alle coppie eterosessuali. Orban è poi da più parti accusato di limitare troppo i diritti dei migranti e di altre minoranze, di politicizzare i tribunali e i media e di tollerare l'antisemitismo. Ilpremier ungheresa, dal canto suo, afferma di volere difendere i valori cristiani dell'Ungheria in un'Europa attanagliata dal liberalismo di sinistra. 

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