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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Ungheria, il Parlamento Ue contro Orban: “Governo viola diritti fondamentali, stop a diritto di voto in Consiglio”

La relazione dell'eurodeputata Sargentini punta il dito contro Budapest per i suoi attacchi alla “indipendenza del potere giudiziario” e alla “libertà di stampa”. E chiede alla Commissione europea di attivare l'articolo 7 come per la Polonia

Il Parlamento europeo propone di togliere il diritto di voto all'Ungheria al Consiglio Ue. E dunque di escludere il paese dalle decisioni legislative. E' quanto si legge nelle raccomandazioni scritte da Judith Sargentini, eurodeputata olandese dei Verdi e relatrice in commissione Libertà civili, giustizia e affari interni di Strasburgo. La proposta per “punire” le violazioni dei diritti fondamentali dell'Ue da parte del governo di Viktor Orban, appena riconfermato a grande maggioranza alla guida del paese. 

L'articolo 7

In termini tecnici, Sergentini raccomanda di attivare nei confronti di Budapest l'articolo 7 del Trattato sull'Ue, procedura già innescata nei confronti della Polonia che può portare (ma occorre l'unanimità in Consiglio europeo) fino alla sospensione del diritto di voto dello Stato in questione nel Consiglio. "Il tempo degli avvertimenti è finito - dice la relatrice - l'Unione europea deve far prevalere la legge e attivare la procedura prevista dall'articolo 7 nei confronti dell'Ungheria". Sargentini definisce inoltre "deplorevole" il fatto che la Commissione europea non abbia agito "prima" nei confronti del governo Orban, che, ricorda, "ha violato a più riprese l'indipendenza del potere giudiziario, la libertà di stampa e i diritti fondamentali dei suoi cittadini".  

Il rapporto del Parlamento

Nel momento dell'adesione all'Ue, continua la Sargentini, “i paesi si impegnano a rispettare i nostri valori comuni, che sono i diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto. Se l'Ue vuole restare credibile, deve prepararsi ad adottare misure serie contro coloro che non rispettano questi valori”.

Il rapporto dell'eurodeputata olandese nasce da una risoluzione adottata dal Parlamento europeo nel maggio 2017, che dava mandato alla commissione Libertà civili di redigere un rapporto sulla violazione dei valori e dei principi fondamentali dell'Ue da parte del governo ungherese.

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