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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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"Fake news sulle ong, così le spie israeliane avrebbero favorito l'elezione di Orban in Ungheria"

Un'inchiesta di Politico afferma che un'agenzia di intelligence di Tel Aviv sarebbe stata utilizzata per gettare discredito sul miliardario Soros e sui candidati di opposizione al premier

Un'agenzia di intelligence privata israeliana, la Black Cube, sarebbe stata coinvolta in una campagna per screditare le Ong prima delle scorse elezioni di aprile in Ungheria, elezioni in cui poi Viktor Orban ha vinto un altro mandato da premier. Ad affermarlo è Politico che cita due fonti vicine all'agenzia, una delle quali un suo ex membro.

Secondo la ricostruzione tra dicembre 2017 e marzo 2018 diverse Ong, persone e organizzazioni collegate all'uomo d'affari americano-ungherese George Soros, oppositore di Orban, sarebbero state contattate da agenti sotto false identità che poi registravano segretamente le conversazioni. Queste ultime sono state poi pubblicate sia sul Jerusalem Post che sul quotidiano vicino al governo ungherese Magyar Idők tre settimane prima delle elezioni e utilizzate da Orban per attaccare l'opposizione con la parola d'ordine "fermiamo i candidati di Soros".

Le registrazioni apparse sui media ungheresi consistevano in estratti di conversazioni che, secondo le ricostruzioni ad esempio di un portavoce del governo ungherese, davano a intendere che il miliardario avrebbe utilizzato una squadra di 2mila persone specificamente incaricata di far cadere il governo di Orban, di smantellare le barriere da lui costruite al confine e promuovere l'immigrazione in Ungheria. Ma secondo una dichiarazione delle Open Society Foundations in seguito alla pubblicazione delle conversazioni, la persona che era stata registrata, Tracie Ahern, ex capo dell'ufficio finanziario del Soros Fund Management, non aveva detto che il magnate ha 2mila dipendenti in Ungheria, ma piuttosto che "circa 2mila persone" lavorano per la fondazione "in tutto il mondo". Le due fonti citate da Politico affermano però di non sapere chi avesse pagato per questa operazione e se il governo fosse stato coinvolto.

Black Cube è una società con sede a Tel Aviv che è stata in passato implicata in scandali negli Stati Uniti e in Europa ma la campagna ungherese rappresenterebbe la prima volta che il suo lavoro è stato presumibilmente utilizzato per condizionare delle elezioni. Secondo quanto raccontato dal New Yorker l'agenzia fu utilizzata da Harvey Weinstein per collezionare informazioni su attrici che lo accusavano e giornalisti che indagavano sullo scandalo, cosa per cui la stessa agenzia si sarebbe poi scusata. In un'altra inchiesta sempre dal giornale statunitense si affermava che la Black Cube avrebbe addirittura spiato membri dell'amministrazione Obama per collezionare informazioni sull'accordo nucleare con l'Iran, accusa quest'ultima rigettata dall'agenzia.

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