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Sabato, 20 Aprile 2024
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Ue 'blasta' Putin: "Offre vaccini a noi e non li dà ai russi". Ma Croazia e Slovacchia vogliono lo Sputnik

Anche Zagabria e Bratislava si stanno preparando a somministrare le dosi di Mosca, già approvate dall'Ungheria. Per Orban: "Non c'è motivo per non usarlo e la questione va depoliticizzata”

Dopo l'Ungheria anche Croazia e Slovacchia pensano di usare lo Sputnik V. Si allarga il fronte di Paesi dell’Unione europea che guardano al vaccino anti Covid-19 russo, ad oggi autorizzato solo da Budapest, che ha approvato anche quello cinese, nonostante manchi per entrambi l’ok dell’Agenzia europea del farmaco (Ema). La Slovacchia ha avviato le trattative con Mosca e anche il governo croato ha confermato di lavorare all’acquisto.

L'attacco di von der Leyen

Bruxelles però continua a non fidarsi delle iniezioni provenienti dal paese guidato da Vladimir Putin. “Come mai la Russia sta offrendo, teoricamente, milioni e milioni di dosi quando invece non sta procedendo nelle vaccinazioni della propria popolazione. Questa è una domanda a cui va data risposta”, ha chiesto ieri la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

Gli acquisti della Croazia

“La Croazia sta cercando di proteggere i suoi interessi nazionali. In questa fase, dobbiamo ottenere il vaccino prima che sia approvato dall'Ema”, ha dichiarato ad Euractiv una fonte anonima di Zagabria, secondo cui “in questo modo possiamo evitare la dipendenza dalla distribuzione all'interno dell'Ue. È importante sottolineare che non stiamo violando alcuna regola o regolamento Ue". Secondo quanto riportato il Paese sta attualmente negoziando con Mosca la spedizione di almeno un milione di dosi del vaccino Sputnik V nelle prossime settimane. Dosi che verrebbero comunque spedite anche senza il via libera dell’Ema. Il piano è far coincidere il tempo di attesa dell’ok dall'Ue con quello della spedizione delle fiale. Così da iniziare tempestivamente con le somministrazioni non appena arrivi la luce verde a livello comunitario. Nel frattempo, l'agenzia nazionale croata, Halmed, sta cercando modi legali per avviare le vaccinazioni prima dell'approvazione dell'Ue nel caso in cui si dovesse allungare il processo. L'ambasciatore russo in Croazia, Andrej Nesterenko, non ha voluto confermare né smentire la notizia, ma ha confermato che la Russia è pronta a spedire l'acquisto di milioni di dosi non appena formalmente richiesto. "Secondo le mie informazioni è possibile spedire il vaccino in 24 ore. Abbiamo anche aerei speciali a nostra disposizione, se necessario. Ma stiamo ancora aspettando l'autorizzazione dell'Agenzia e la richiesta ufficiale di Zagabria", ha precisato.

La Slovacchia avvia le discussioni

A Bratislava, invece, il governo slovacco avvia oggi le discussioni sull'acquisto e l'uso dello Sputnik V. "Non vedo alcun motivo per cui non possiamo usarlo qui. Se lo avessimo adesso, milioni di persone potrebbero vaccinarsi", ha detto il primo ministro Igor Matovič. L'idea è sostenuta anche dal ministro della Salute Marek Krejčí e da alcuni membri della commissione anti-pandemia istituita dal governo. E secondo alcuni funzionari governativi la Slovacchia potrebbe utilizzare il vaccino prima che sia approvato dall'Ue, sebbene permangano dubbi sulla capacità della Russia di produrre le quantità necessarie. “Non è ancora stata chiesta l’autorizzazione (all’immissione al commercio) all’Ema per Sputnik. Se lo faranno, dovranno presentare tutti i dati e sottoporsi al controllo, così come vale per gli altri”, ha precisato von der Leyen, sottolineando che i russi “non producono in Ue, quindi certamente dovrà esserci un'ispezione sui siti di produzione, perché dobbiamo avere standard di produzione di qualità”.

Orban: "Depoliticizzare la questione"

Attualmente, come spiegato dal Financial Times, la produzione russa di Sputnik è esternalizzata a società private che operano tutte in base a normative nazionali diverse, con fabbriche in Brasile, Cina, Corea del Sud, India e Iran. La rivista scientifica Lancet ha dichiarato lo Sputnik sicuro ed efficace, ma questo parere, per quanto autorevole, non può sostituire quello dell'Ema. Secondo le regole di Bruxelles però i governi dell'Ue, sotto propria responsabilità, possono acquistare i vaccini senza l'approvazione dell'Agenzia comunitaria, se ritenuto urgente, cosa che ha fatto l'Ungheria. "La questione del vaccino dovrebbe essere depoliticizzata", ha detto ieri il primo ministro ungherese Viktor Orban, aggiungendo che per il suo governo "la velocità è la cosa più importante". L'Ungheria ha somministrato questa settimana il primo lotto di 2.800 dosi di Sputnik agli anziani. Ed è arrivata anche una grande spedizione dalla Cina di ben 275 mila dosi.

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