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Giovedì, 28 Marzo 2024
Le reazioni / Italia

Ue pronta a "cooperare" con Meloni, ma Francia e Germania restano fredde

I Vertici dell'Unione si congratulano con la nuova premier, ma è silenzio da parte di governi chiave come quelli di Parigi e Berlino. Al nuovo esecutivo il compito di rassicurare gli alleati

La Commissione europea si è detta pronta a "cooperare" con il governo di Giorgia Meloni. "Congratulazioni a Giorgia Meloni per la sua nomina a Primo Ministro, la prima donna a ottenere questo incarico", ha twittato la Presidente dell'esecutivo comunitario, Ursula von der Leyen, che si è augurata "di poter collaborare in modo costruttivo con il nuovo governo per far fronte alle sfide che dobbiamo affrontare insieme".

Lo stesso vale per il presidente del Consiglio europeo Charles Michel e quella Parlamento di Strasburgo, Roberta Metsola, che entrambi si sono congratulati son la muova presidente del Consiglio.  Lavoriamo insieme a beneficio dell'Italia e dell'Ue", ha dichiarato il primo, . “L'Europa sta affrontando enormi sfide. Aiutiamo i nostri cittadini e sosteniamo l'Ucraina rimanendo uniti e determinati. L'Europa ha bisogno dell'Italia. Insieme supereremo ogni difficoltà. Buon lavoro!", ha detto la seconda.

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Il coro di reazioni delle tre principali istituzioni europee contrasta, tuttavia, con l'assordante silenzio delle grandi capitali europee, Berlino, Parigi e Madrid. Né il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, né il presidente francese, Emmanuel Macron, né il premier spagnolo, Pedro Sanchez, hanno ancora mandato un messaggio di congratulazioni. Macron però lunedì sarà in Vaticano, per un incontro con il papa che era già in agenda da tempo. L'inquilino dell'Eliseo è in contatto con il presidente Sergio Mattarella che potrebbe provare a organizzare un incontro con Meloni, anche se interrogato sulla questione ieri al Consiglio europeo Macron è stato molto tiepido rispetto all'idea.

Entrambi comunque sempre a margine del Vertice, avevano detto che rimanevano pronti a una leale cooperazione con Roma. "Ogni volta che ci sono cambiamenti ai governi, come è normale nelle democrazie, è giusto ribadire che la buona cooperazione e le buone relazioni non cambieranno", aveva detto il cancelliere tedesco, sottolineando però che queste si svilupperanno "nell'ambito del quadro delle regole e dei valori dell'Ue".

Congratulazioni sono arrivate da diverse altre capitali però. il premier olandese Mark Rutte ha detto di non vedere "l'ora di lavorare insieme all'interno della Nato e dell'Ue e di rafforzare i forti legami tra i nostri Paesi", mentre la premier lituana, Ingrida Simonyte, ha esortato l'Italia a "rafforzare ulteriormente le nostre relazioni alleate e l'unità dell'Ue e della Nato in tempi di sfide alla sicurezza senza precedenti". Messaggi sono arrivati anche dal belga Alexander De Croo, lo slovacco Eduard Heger, l'albanese Edi Rama, il lettone Krisjanis Karins e il maltese Robert Abela.

L'ungherese Viktor Orban è stato uno dei primi leader europei a congratularsi con Meloni, salutando "un grande giorno per la destra europea". Anche l'estrema destra europea ha festeggiato: "Ovunque in Europa i patrioti stanno salendo al potere e con loro l'Europa delle nazioni che chiediamo", ha esultato Marine Le Pen in Francia.

Starà a Meloni ora provare a rassicurare gli alleati e le nomine dell'ex presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, al ministero degli Esteri con il titolo di vicepremier, e quella di Giancarlo Giorgetti, esponente dell'ala moderata della Lega, già ministro del governo uscente di Mario Draghi, all'Economia, ma anche quella di Raffaele Fitto, co-presidente del gruppo conservatore al parlamento Ue, a cui sono stati affidati gli Affari europei, vanno proprio in questa direzione. Inoltre la nomina allo Sviluppo Economico di Adolfo Urso, persona ritenuta vicina a Washington e ai conservatori americani, potrebbe essere percepita come un segnale sull'allineamento atlantico e il sostegno all'Ucraina.

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