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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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L'Ue contro la legge ungherese che vieta la 'propaganda gay': "Vergognose discriminazioni"

La presidente Ursula Von der Leyen promette di usare "tutti i poteri della Commissione" per intervenire prima che la norma entri in vigore

La Commissione europea interverrà sulla controversa legge ungherese contro la "propaganda gay", al centro di accuse da più parti in quanto ritenuta una palese violazione dei diritti Lgbt+, prima che il provvedimento entri in vigore. Lo ha assicurato questa mattina la presidente Ursula von der Leyen, dopo aver definito “una vergogna” il disegno di legge sostenuto dal Governo di Viktor Orban. La numero uno dell’esecutivo europeo ha poi aggiunto: “Questo disegno di legge discrimina chiaramente le persone in base al loro orientamento sessuale” e “va contro i valori fondamentali dell'Unione europea: dignità umana, uguaglianza e rispetto dei diritti umani”. 

La dura presa di posizione della politica tedesca è arrivata dopo la lettera di 14 Paesi Ue, tra cui l'Italia, che si sono detti “preoccupati” dalla deriva discriminatoria in Ungheria. I 14 Governi hanno puntato il dito contro "gli emendamenti a una serie di leggi ungheresi (Protezione infanzia, pubblicità aziendale, media, protezione della famiglia e istruzione pubblica) che introducono un divieto di 'rappresentazione e promozione dell’identità di genere diversa dal sesso alla nascita, il cambio di sesso e l'omosessualità' per i minori di 18 anni”. I primi a firmare la missiva sono stati Belgio, Olanda e Lussemburgo. In seguito si sono aggiunti altri 11 Paesi, tra cui l’Italia.

Nella lettera si chiedeva quindi alla Commissione di intervenire contro Budapest. La risposta dell’esecutivo Ue non si è fatta attendere. Von der Leyen ha infatti sposato la linea dei Paesi critici esponendosi pubblicamente durante la conferenza stampa congiunta con il premier belga, Alexander De Croo, sulla presentazione della valutazione positiva del Pnrr belga.

La presidente ha inoltre annunciato di aver “istruito i commissari competenti affinché scrivano una lettera alle autorità ungheresi per esprimere le preoccupazioni legali prima che la legge entri in vigore”. “Non faremo compromessi sui principi Ue”, ha promesso von der Leyen "e userò tutti i poteri della Commissione per fare in modo che i diritti di tutti i cittadini dell'Ue siano garantiti". “Credo fortemente - ha concluso - in un'Unione europea dove puoi essere chi vuoi essere e dove sei libero di amare chi ti pare”. 

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