rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
La risposta di Bruxelles

L'Ue boccia il 'piano di pace' della Cina: "Non distingue tra vittima e aggressore"

Von der Leyen: "Pechino non ha credibilità". Bruxelles nega di avere le prove che i cinesi abbiano fornito armi a Mosca. Ma poi avverte: "Forte reazione contro Paesi che armano Putin"

Bruxelles non crede negli sforzi annunciati dalla Cina per arrivare a una soluzione pacifica del conflitto in Ucraina. Lo dimostra la freddezza con la quale le istituzioni europee hanno accolto il documento cinese che dettaglia in dodici punti le condizioni necessarie all'avvio di un negoziato di pace. Presentato da Pechino in occasione del primo anniversario dall'inizio della guerra, il piano cinese è già stato bocciato dalla Commissione europea. 

La credibilità di Pechino

Innanzitutto, ha spiegato Ursula von der Leyen questa mattina, "la Cina non ha molta credibilità in quanto non è mai stata capace di condannare l'invasione illegale dell'Ucraina". Nel suo intervento a Tallinn in occasione della festa dell'indipendenza estone, la numero uno della Commissione ha anche ricordato che "solo qualche giorno prima dell'invasione è stato firmato un accordo tra i presidenti Xi e Putin su un partenariato senza limiti". Un altro elemento che, secondo la presidente dell'esecutivo Ue, è in contraddizione col ruolo di mediatore assunto recentemente da Pechino. 

Vittima e aggressore

Poche ore dopo le parole di von der Leyen, Palazzo Berlaymont ha chiuso definitivamente al piano cinese. Il documento "è un'iniziativa politica che mette l'accento su alcuni principi della Carta delle Nazioni Unite, ma è selettiva e insufficiente in relazione alle conseguenze della guerra di aggressione da parte della Russia contro l'Ucraina", ha spiegato Nabila Massrali, portavoce della Commissione europea per gli affari esteri, nel briefing con la stampa. 

"La posizione della Cina si basa su un'attenzione mal posta sulle cosiddette preoccupazioni su interessi legittimi sulla sicurezza delle parti, implicando una giustificazione per l'illegale e brutale guerra di aggressione russa, confondendo il ruolo di aggressore e aggredito", ha aggiunto Massrali. "La proposta cinese - ha tagliato corto la portavoce Ue - non tiene in considerazione chi è l'aggressore e la vittima della guerra illegale e ingiustificata".

La controproposta Ue

"Parliamo chiaro: la guerra potrebbe finire oggi - ha ipotizzato la portavoce - se la Russia rispettasse il diritto internazionale e terminasse i suoi attacchi senza porre condizioni, oltre a ritirare le sue forze e i suoi mezzi militari dal territorio dell'Ucraina, dunque fuori dai confini internazionalmente riconosciuti". 

Cosa manca all'Ucraina per entrare nell'Unione europea

L'avvertimento sulle armi

Rispondendo alle domande dei giornalisti sulle informazioni che circolano da giorni in merito alle possibili forniture belliche offerte da Pechino alla Russia, Massrali ha precisato che "al momento non abbiamo prove chiare sul fatto che la Cina stia fornendo armi o sistemi letali alla Russia". "Ma chiediamo alla Cina di evitare qualsiasi forma di assistenza militare all'aggressore", ha avvertito. Questo perché "mentre l'assistenza militare per aiutare l'Ucraina a difendersi contro l'aggressione russa è pienamente legittima secondo la Carta delle Nazioni Unite, al contrario armare l'aggressore sarebbe una chiara violazione del diritto internazionale", ha sottolineato la rappresentante della Commissione replicando alle critiche arrivate negli ultimi giorni da coloro che contestano la fornitura d'armi a Kiev da parte dell'Ue. "Ogni assistenza militare alla Russia sarà oggetto di una forte reazione", è stato l'avvertimento di Bruxelles.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'Ue boccia il 'piano di pace' della Cina: "Non distingue tra vittima e aggressore"

Today è in caricamento