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Martedì, 23 Aprile 2024
La guerra / Ucraina

Su Telegram le foto dei soldati russi morti: così Kiev aiuta le famiglie a ritrovare i propri cari

Molti militari sono sprovvisti di documenti, e questo rende le ricerche più complicate. Per il governo è anche un'arma per fermare Putin

Migliaia di giovani russi stanno combattendo in Ucraina e le loro famiglie sono disperate. I parenti dei militari non hanno loro notizie da settimane, non sanno né dove siano, né se siano vivi o morti. A tentare di dare una mano a queste famiglie è arrivato il governo ucraino che ha creato un sito, chiamato “Look for Yours" e un gruppo Telegram che conta oltre 600mila iscritti, nel quale vengono offerte informazioni sui soldati russi catturati e uccisi in Ucraina. "Per fermare la guerra, abbiamo bisogno che più russi sappiano delle loro perdite in Ucraina", si legge in un post nel canale Telegram del parlamento ucraino.

Sia nel sito che sull'app di messaggistica circolano video di soldati catturati che contattano le loro famiglie, combattenti catturati che fanno suppliche ai loro cari, foto di passaporti e averi di quelli deceduti, oltre che immagini di cadaveri di militari che non avevano documenti addosso e che erano, dunque, impossibili da identificare in altro modo. "Se i vostri parenti o amici sono in Ucraina e partecipano alla guerra contro il nostro popolo, qui potete trovare informazioni sul loro destino", recita il sito. 

Il governo ha anche creato una "helpline" telefonica per aiutare le famiglie russe a ritrovare o ad avere informazioni sui loro cari e che, secondo quanto affermano i funzionari ucraini, ha già "ricevuto centinaia di chiamate da russi che cercano i loro parenti nell'esercito russo che sono stati catturati in Ucraina". "Questa risorsa è stata creata dal Ministero degli Affari Interni", ha detto a Politico un funzionario del governo ucraino. "Usandola, le madri russe possono cercare i loro ragazzi. Molti di loro sono morti, molti non possono essere identificati, e alcuni sono stati catturati", ha spiegato. 

Anton Herashchenko, funzionario del Ministero degli Affari Interni, ha spiegato in un post su Facebook che la linea di assistenza è stata ideata per assistere i russi nella loro ricerca di trasparenza e verità sulla guerra. Una helpline è stata attivata anche in Russia dal Comitato delle Madri dei Soldati, una Ong russa che difende i diritti dei militari, anche loro dichiarano di star ricevendo centinaia di chiamate al giorno da parte di genitori disperati. Svetlana Golub, la direttrice dell’Ong , ha spiegato che le famiglie dei militari sono completamente all’oscuro di ciò che sta accadendo ai loro cari. “Non avevano idea che un'operazione speciale militare stesse per accadere", ha detto, spiegando che molti di quelli che chiamano non hanno loro notizie da inizio febbraio.

Da giorni poi stanno circolando molti video di soldati che raccontano di esser stati ingannati: pensavano che l'invasione in Ucraina fosse un’esercitazione, dicono. Quando è iniziata l’offensiva, sostengono fonti ucraine, la maggior parte di loro ha dovuto consegnare telefoni e documenti d'identità. Cosa che sta rendendo più complicato rintracciare i parenti dei soldati uccisi. La Russia non ha rilasciato quasi nessuna informazione sui danni subiti. Domenica, per la prima volta dall’inizio dell’attacco, il ministero della difesa russo ha ammesso che vi sono "soldati morti e feriti tra i nostri compagni", ma ha aggiunto che "il numero di nazionalisti ucraini distrutti supera di gran lunga" il numero delle vittime russe. 

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