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Giovedì, 21 Settembre 2023
Nuova fase? / Ucraina

"L'Ucraina ha iniziato la controffensiva": ecco gli obiettivi di Kiev

L'annuncio dell'operazione nel Sud del Paese riportato dai media britannici e confermato dal comando operativo ucraino. E la Germania promette più armi e soldi

Annunciata da giorni, la tanto attesa controffensiva ucraina sembra ormai sul punto di essere lanciata. Fonti militari americane citate dalla Cnn, confermano che l'esercito di Kiev ha iniziato a "dare forma" a operazioni nel sud del Paese per preparare il campo di battaglia per "una controffensiva significativa" che dovrebbe includere operazioni di aria e di terra. Un'informazione che arriva in contemporanea con la forte presa di posizione della Germania, che per voce del suo cancelliere Olaf Scholz ha annunciato che "assumerà una responsabilità particolare per l'assetto dell'artiglieria e della difesa aerea ucraina". Il supporto dichiarato di Berlino, finora tra i partner occidentali più 'freddi' nel fornire aiuti militari diretti, potrebbe essere il segnale di svolta atteso da Kiev per lanciare un vero e proprio contrattacco in direzione della Crimea.

L'inizio della controffensiva?

Secondo quanto scrive la Cnn, per il momento l'esercito ucraino sta lavorando alla fase preliminare che consiste nel colpire sistemi d'arma, centri di comando e controllo, depositi di munizioni e altri obiettivi per preparare il terreno di battaglia. "Sì, (le forze ucraine) hanno avviato le azioni offensive in diverse direzioni sul fronte sud per la liberazione dei territori occupati", ha detto alla Cnn Natalia Humeniuk, portavoce del comando operativo ucraino del sud, aggiungendo che "tutti i dettagli saranno disponibili dopo l'operazione è compiuta". Secondo altre informazioni provenienti da fonti ucraine, l'esercito di Kiev avrebbe già sfondato la prima linea di difesa russa nella regione. Su Twitter stanno cominciando a circolare diversi video che confermerebbero gli attacchi ucraini alle postazioni russe nel Sud. 

Bombe sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia: colpito il tetto di un deposito 

Dopo sei mesi dall'invasione russa, il conflitto sarebbe in una fase di stallo, soprattutto nel Donbass. “La guerra della Russia in Ucraina è entrata in una guerra di logoramento. Nessuna delle due parti ha la forza lavoro (Russia) né le armi (Ucraina) per sferrare il colpo decisivo", dice Melinda Haring, vicedirettrice dell'Eurasia Center dell'Atlantic Council. Ma le ultime settimane avrebbero dato a Kiev delle buone ragioni per sperare nella riuscita di un'eventuale controffensiva.

La prima ragione è militare: secondo le valutazioni Usa, la Russia ha dispiegato lungo la linea del fronte meno unità di quanto si presumesse. Molte delle unità esistenti sono dispiegate con forze inferiori, alcune della metà (per numero di uomini). Durante l'estate, invece, Kiev ha potuto capitalizzare i risultati raggiunti con il "metodo di guerra delle resistenza" e rimpinguare i suoi arsenali con la consegna di armi e munizioni dagli alleati della Nato. La seconda ragione è il sostegno della Germania: la promessa di un supporto militare ed economico più forte da parte di Berlino può dare a Kiev linfa vitale aggiuntiva per lanciarsi contro le linee nemiche, tanto più se Mosca comincerà a pensare meno alla propaganda, e più ai rischi a lungo termine che corre la sua economia in seguito alle sanzioni occidentali. 

Gli obiettivi di Kiev

Fin qui, le premesse. Ma quali sarebbero gli obiettivi di una controffensiva ucraina? Né i funzionari di Kiev, né quelli statunitensi stanno rivelando i dettagli, come è normale che sia. Ma da giorni gli esperti internazionali concordano sul fatto che l'obiettivo principale di Kiev è la riconquista di Kherson, che è attualmente occupata dalle forze russe. Kherson è considerata cruciale per il controllo della costa meridionale dell'Ucraina e per l'accesso al Mar Nero. Inoltre, è da qui che passa il nuovo obiettivo fissato dal presidente Volodymyr Zelensky appena una settimana fa: la liberazione della Crimea.

La penisola, occupata dalla Russia nel 2014, è stata la base usata da Mosca proprio per avanzare nel Sud dell'Ucraina e conquistare Kherson. Nel corso summit della Piattaforma di Crimea, alla quale hanno preso parte molti leader occidentali, Zelensky ha detto senza giri di parole di puntare alla Crimea: ""E' necessario che sia liberata perché si arrivi davvero alla vittoria, perché il diritto internazionale sia ristabilito: tutto è iniziato in Crimea e deve finire in Crimea", ha detto. Parole che hanno ricevuto il sostegno dei Paesi Ue, dall'Italia alla Germania.

C'è poi la questione della centrale nucleare di Zaporizhzhia, anch'essa per ora sotto il controllo russo. L'operatore nucleare ucraino Energoatom ha dichiarato venerdì che l'impianto è stato ricollegato alla rete elettrica ucraina il giorno dopo che l'impianto è andato offline per la prima volta nella sua storia, cosa che aveva fatto pensare a una disconnesione di lungo termine. L'Aiea, l'agenzia internazionale dell'energia atomica, ha annunciato che in settimana 14 suoi esperti raggiungeranno la centrale per un'ispezione. 

Intanto, fonti Usa del Pentagono hanno fatto sapere che l'8 settembre ci sarà una riunione dei ministri della Difesa della Nato. Mentre Scholz, dopo aver dichiarato pubblicamente un maggiore sostegno militare della Germania via terra e aerea, ha annunciata una conferenza internazionale di esperti per la ricostruzione dell'Ucraina che si terrà a Berlino il 25 ottobre. Armi e soldi "reali", e non solo promesse. Quello che Zelensky chiede alla Germania dall'inizio della guerra.

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