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Giovedì, 25 Aprile 2024
Venti di guerra / Ucraina

L'Ucraina accusa gli Stati Uniti: "Ci danno informazioni limitate sui piani della Russia"

Non è la prima volta che Kiev si lamenta con Washington

Non solo le tensioni con Mosca: ad agitare il governo ucraino ci sono anche le mosse degli Usa. Almeno stando a un articolo del Washington Post secondo cui Kiev avrebbero espresso formalmente il suo disappunto nei confronti di Washington per aver condiviso con l'Ucraina solo informazioni di "valore limitato sulla pianificazione militare russa". 

La notizia è stata confermata indirettamente da alcuni senatori statunitensi che hanno scritto una lettera al presidente Joe Biden: "La Russia è l'aggressore, e abbiamo bisogno di armare l'Ucraina con le informazioni di importanza critica necessarie per difendere il Paese", si legge nella missiva. La Casa Bianca, dal canto suo, sostiene invece di aver reso pubblica una quantità straordinaria di informazioni riservate, incluse immagini satellitari e da altre fonti, sui siti del dispiegamento militare russo e dei piani per deporre il governo ucraino.

Il precedente

Questa non è la prima volta che emergono tensioni sull'asse Kiev-Washington. Poche settimane fa, per esempio, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy aveva contatto Biden, in una telefonata definita tesa da alcuni media, lamentandosi per il continuo riferimento dei vertici Usa a presunti imminenti attacchi da parte della Russia. Per il leader ucraino, l'allarmismo "occidentale" sta minando la fiducia degli ucraini nel governo e alimentando il panico economico in tutta la nazione. 

"Leader di Paesi rispettati" hanno lanciato messaggi allarmistici e avvertito di una potenziale guerra imminente, generando "panico nel mercato, panico nel settore finanziario", ha affermato Zelenskyy. Come riporta l'agenzia Efe, Kiev dovrà spendere tra i quattro e i cinque miliardi di dollari dalla riserva nazionale per stabilizzare la valuta nazionale, ha annunciato il presidente. “È il prezzo che paghiamo per una politica informativa sbilanciata”, ha ammonito.

Truss a Mosca

Le nuove lementele di Kiev nei confronti di Washington arrivano in contemporanea con la visita della segretaria di Stato britannica agli Affari esteri, Liz Truss, a Mosca. Truss dice di avere ricevuto dal suo omologo russo Sergei Lavrov rassicurazioni sul fatto che la Russia "non intende invadere l'Ucraina". E tuttavia, ha aggiunto, è necessario che questa affermazione sia "seguita da azioni". Altrimenti, ha detto, "non vedo altre ragioni per avere 100mila soldati ammassati al confine con l'Ucraina, a parte voler minacciare l'Ucraina". Per questo, ha aggiunto ancora Truss la termine del suo colloquio a Mosca con Lavrov, "se la Russia fa sul serio in termini diplomatici deve spostare quelle truppe e desistere dalle minacce".

La soluzione diplomatica

Lo stesso Lavrov ha dichiarato in queste ore di essere pronto a ritirare i diplomatici russi da Kiev. E lo stesso starebbero facendo Usa e Regno Unito, che avrebbero predisposto piani per l'evacuazione delle rispettive ambasciate. Segnali che vanno in controtendenza rispetto alle parole di Truss, o che forse servono a mettere in secondo piano i passi avanti sul fronte diplomatico.

È di queste ore, per esempio, la notizia che Unione europea e Nato hanno risposto per scritto alla lettera inviata dal ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov sulla sicurezza in Europa. La risposta coordinata invita Mosca al dialogo nell'ambito dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce). Fonti europee riferiscono che la risposta è stata coordinata con la Nato e che non comprende nuove ipotesi di sicurezza, come quella di trasformare l'Ucraina in un Paese neutrale come la Finlandia, come invece richiesto da Mosca, che considera una minaccia l'eventuale ingresso di Kiev nella Nato. 

"Ho risposto a nome dei Paesi membri dell'Ue alle lettere che hanno ricevuto dal ministro Lavrov. Tensioni e disaccordi vanno risolti attraverso il dialogo e la diplomazia. Chiediamo alla Russia una de-escalation e una marcia indietro rispetto alla concentrazione militare in e attorno all'Ucraina e in Bielorussia", ha scritto su Twitter l'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell'Ue, Josep Borrell.

Intanto a Berlino è previsto in queste ore un nuovo incontro di rappresentanti russi, ucraini, francesi e tedeschi nell'ambito del cosiddetto formato Normandia per l'applicazione degli accordi di Minsk, ossia il pacchetto di impegni siglato nel 2014 da Ucraina e Russia sotto l'egida dell'Osce. Impegni che finora sono rimasti solo sulla carta. 

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