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Giovedì, 18 Aprile 2024
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A che punto siamo con la terza dose in Europa

Italia a metà classifica con poco più di un cittadino su tre che ha già effettuato il richiamo. Austria a Germania tra le prime, Spagna e Polonia a rilento

La corsa alla terza dose sta facendo meno notizia dello sprint iniziale nella campagna vaccinale di un anno fa, quando quotidiani e tv riportavano in apertura le cifre giornaliere di somministrazioni. Eppure le autorità sanitarie sono state chiare sull’importanza del richiamo, o dose booster per gli appassionati di anglicismi, ormai ritenuto essenziale nella lotta alle nuove ondate di Covid. Ciononostante, i media nazionali non sembrano essersi accorti che l’Italia, tra le più rapide nella campagna d’immunizzazione primaria, si trova oggi solo a metà della classifica Ue per percentuali di somministrazione delle terze dosi. 

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Con un modesto 32,2 per cento della popolazione che ha effettuato il richiamo, l’Italia si trova dodicesima nella classifica Ue per terze dosi somministrate, alle spalle dell’Ungheria (32,5 per cento) e davanti ai Paesi Bassi (32 per cento). I dati sono facilmente reperibili sul sito del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, la stessa agenzia Ue che pubblica ogni settimana la mappa del rischio epidemiologico.

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Il Paese Ue che se la sta cavando meglio nella somministrazione della terza dose è la Danimarca, dove oltre la metà della popolazione ha già effettuato il richiamo (50,8 per cento). Salgono sul podio provvisorio anche l’Irlanda (45,5 per cento) e l’Austria (45,4 per cento). Il governo di Vienna, cosciente dei rischi dovuti alla scarsa diffusione della vaccinazione primaria che ha portato a una quarta ondata nel Paese in anticipo sul resto d’Europa, sembra aver preso particolarmente sul serio la somministrazione del richiamo, lasciandosi alle spalle - almeno per il momento - altri Stati Ue che un anno fa furono tra i più rapidi a iniettare le prime dosi. 

Germania e Francia, i due Paesi più popolosi dell’Ue, hanno già somministrato la terza dose rispettivamente al 39,1 e al 36,1 per cento della cittadinanza, collocandosi nella fascia medio-alta della classifica. Tra gli altri principali Stati del continente si segnala il ritardo di Spagna e Polonia, entrambe al di sotto del 20 per cento della popolazione vaccinata tre volte (13,1 per cento in Spagna, 19,6 per cento in Polonia). 

La maglia nera per terze dosi spetta invece alla Bulgaria, l’unico Paese Ue ad aver somministrato il richiamo a meno del 5 per cento della sua popolazione. Riesce a fare meno peggio la Romania (5,9 per cento).

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