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Venerdì, 29 Marzo 2024
La proposta

Più burocrazia e tasse per ottenere i visti: così l'Ue vuole colpire i turisti russi

No allo stop degli ingressi, come richiesto da una parte dei Paesi del blocco. Per ora la Commissione si limita a proporre di rendere la vita più difficile ai visitatori dalla Russia

Niente più agevolazioni sui visti, ma una tassa più alta e soprattutto più burocrazia e tempi d'attesa per ottenerli. È la proposta che la Commissione europea ha avanzato ai governi dell'Ue dopo che nelle scorse settimane diversi leader del blocco hanno protestato contro la facilità con cui i cittadini russi hanno potuto trascorrere le vacanze in Europa nonostante lo stop ai collegamenti aerei con la Russia, una delle sanzioni comminate da Bruxelles a Mosca per l'invasione in Ucraina.

La richiesta, arrivata da Paesi come Polonia, Finlandia e baltici, non ha trovato consenso unanime, con il cancelliere tedesco Olaf Scholz a dirsi fermamente contrario a una misura che avrebbe colpito anche quei cittadini russi che da Putin intendono fuggire. La via di mezzo trovata da Bruxelles è la sospensione completa dell'accordo, ancora in vigore, tra Ue e Russia sull'agevolazione dei visti. Tale tipo di accordi prevedono in sostanza un trattamento di favore (e reciproco) tra i Paesi dell'Ue e alcuni Stati extra-Ue per facilitare i movimenti delle persone, agevolando gli affari.

"Un Paese come la Russia, che sta conducendo una guerra di aggressione, non dovrebbe beneficiare di agevolazioni per i visti fintanto che continua a condurre la sua politica estera distruttiva e l'aggressione militare nei confronti dell'Ucraina, dimostrando un completo disprezzo per l'ordine internazionale basato sulle regole", scrive la Commissione europea. "La sospensione risponde all'aumento dei rischi e delle minacce per gli interessi di sicurezza dell'Unione e per la sicurezza nazionale degli Stati membri", aggiunge, motivando la proposta. 

Nel concreto, lo stop all'accordo comporterà, qualora dovesse ricevere l'ok dai 27 Stati membri, che la tassa per ottenere il visto passerà da 35 a 80 euro, e che i tempi burocratici per il rilascio di tale documento da parte dei consolati saranno più lunghi, anche fino a 45 giorni. Inoltre, si applicheranno norme più restrittive sui visti per ingressi multipli, una pratica utilizzata da chi vuole raggiungere l'Europa in compagnia di famigliari. Infine, verranno richiesti più documenti per il rilascio del visto.

Questa proposta, secondo Bruxelles, garantirà "un maggiore controllo per quanto riguarda i cittadini russi che si recano nell'Ue". Inoltre, la Commissione propone anche di non riconoscere i passaporti russi rilasciati nelle zone occupate dell'Ucraina, come la Crimea, Kherson e Zaporizhzhia. "L'Ue - assicra Bruxelles - rimarrà aperta a determinate categorie di richiedenti visto russi che viaggiano per scopi essenziali, compresi in particolare familiari di cittadini dell'Ue, giornalisti, dissidenti e rappresentanti della società civile".

Secondo gli ultimi dati disponibili, sono circa 963mila i cittadini russi erano in possesso di visti validi per i Paesi Ue e quelli non Ue dell'area Schengen. Durante l'estate, lo stop ai voli tra Ue e Russia è stato di fatto aggirato anche grazie ai collegamenti stradali con la Finlandia e l'Estonia. 

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