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Venerdì, 29 Marzo 2024
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La Svezia: "Il nostro è un lockdown virtuale". Ma l'immunità di gregge è lontana

L'epidemiologo Tegnell: "Non ci sono segni che il contagio nella popolazione stia rallentando. Il nostro un mix di misure obbligatorie e volontarie, il più adatto al nostro contesto"

Quello svedese è “una sorta di lockdown virtuale”. Così l'epidemiologo di Stato della Svezia ha descritto la strategia 'soft' e in grandissima parte basata sull'azione volontaria dei cittadini scelto dal Paese e portato avanti con coerenza dall'inizio della pandemia di coronavirus. “Stiamo davvero cercando di fare esattamente quello che stanno facendo molti altri Paesi. Stiamo cercando di ridurre al minimo i contatti delle persone", e "abbiamo imparato che possiamo farlo con una combinazione di misure legali e misure volontarie”, cosa che “nel contesto svedese è la combinazione che riteniamo davvero la migliore", ha spiegato l'ormai celebre Anders Tegnell in un'intervista alla Bbc di alcuni giorni fa.

Misure più severe

Il Paese però ha, seppure leggermente, aumentato le misure obbligatorie, nello specifico portando ad otto il numero massimo di persone che possono riunirsi in eventi pubblici, un numero più basso anche dei 50 della scorsa primavera, dopo che i nuovo contagi quotidiani sono arrivati a superare quota settemila. Il premier Stefan Lofven ha fatto un accorato appello alla popolazione affinché agisca in maniera responsabile e rispetti le indicazioni del governo. I media locali riportano anche un aumento nell'acquisto di mascherine, che in Svezia non sono obbligatorie. Nonostante siano state prese alcune misure più severe, seppure sempre volontarie, nelle regioni più colpite, il numero dei casi nel Paese è ancora in crescita. Questo fa pensare che l'immunità di gregge, che tanti speravano si sarebbe formata lasciando circolare, seppur in parte, il virus nella società, è ben lontana.

Immunità di gregge "difficile"

Secondo i dati ufficiali dall'inizio della pandemia 230.514 persone sono risultate positive al coronavirus nel paese di circa 10 milioni di abitanti, i decessi sono stati 6.555 e i ricoverati in terapia intensiva 3.162. Secondo il Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie la proporzione dei contagi al momento è di 616 ogni centomila abitanti, un numero che sta purtroppo crescendo molto velocemente. "La questione dell'immunità di gregge è difficile", ha detto Tegnell in un briefing a Stoccolma ieri (martedì). "Non vediamo segni di immunità nella popolazione che stanno rallentando l'infezione in questo momento", ha ammesso l'epidemiologo.

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