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Venerdì, 29 Marzo 2024
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La Svezia ha tra le più alte percentuali di casi in Ue, ma i decessi non aumentano grazie ai vaccini

L'epidemiologo di Stato Tegnell: "Alta diffusione dell'infezione, situazione preoccupante". Ma la protezione delle fasce più vulnerabili con le dosi sembra stia funzionando

La Svezia è uno dei Paesi dell'Unione europea con il più alto numero di nuovi casi di coronavirus rispetto alla popolazione e ha più pazienti in terapia intensiva che in qualsiasi momento dalla prima ondata di pandemia. Ma per fortuna al momento il numero dei decessi, che comunque nell'ultimo anno è stato molto più alto dei vicini scandinavi, rimane stabile grazie molto probabilmente all'effetto delle vaccinazioni sulle fasce più deboli della popolazione.

Secondo l'ultimo bollettino sono stati registrati altri 39 decessi, portando il bilancio totale delle vittime a 13.660. Il tasso di incidenza di nuovi casi per ogni 100mila persone su base bisettimanale è arrivato a 772, ma varia rispetto alle regioni arrivando a 1.036 a Örebro, 947 a Sörmland, 908 a Uppsala che ha esortato i residenti a "entrare in un lockdown personale”, e 776 a Västra Götaland. IN Ue, secondo i dati del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, fanno peggio solo poche nazioni: Francia (801), Polonia (988), Repubblica ceca (808) ed Estonia (1.007). "C'è sicuramente una continua, alta diffusione dell'infezione e una situazione preoccupante, senza alcun segno che questo aumento si stia appiattendo", ha ammesso l'epidemiologo di Stato, Anders Tegnell. Secondo il registro svedese lunedì 392 persone sono state curate nelle unità di terapia intensiva del paese, più del picco della seconda ondata di 389 a gennaio ma ancora inferiore ai 558 pazienti della primavera del 2020.

Il numero dei decessi però allo stesso tempo al momento è tra i più bassi dell'Unione, otto per ogni milione di abitanti, mentre l'Italia ad esempio è a 102 e l'Ungheria addirittura a 355. Questa tendenza positiva secondo l'agenzia sanitaria nazionale è dovuta al fatto che molti dei più vulnerabili, in particolare i residenti delle case di cura, ora vengono vaccinati. I dati preliminari dell'Eurostat, compilati dall'agenzia di stampa Reuters, hanno mostrato che la Svezia ha avuto il 7,7% di morti in più nel 2020 rispetto alla media dei quattro anni precedenti, una cifra comunque inferiore rispetto a 21 dei 30 Paesi presi in considerazione. La Spagna e il Belgio, che hanno optato per rigide misure di confinamento, hanno registrato la cosiddetta mortalità in eccesso rispettivamente del 18,1 per cento e del 16,2 per cento. Tuttavia, la Svezia ha fatto molto peggio dei suoi vicini nordici, con la Danimarca che registra solo l'1,5 per cento di mortalità in eccesso e la Finlandia l'1,0 per cento e la Norvegia addirittura nessuna.

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