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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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La Super League fa appello all'Ue: “Nel calcio non c’è concorrenza”. Ma il Parlamento europeo si schiera con l'Uefa

Strasburgo voterà una risoluzione contro le “competizioni separatiste” che metterebbero a repentaglio “i principi di solidarietà, sostenibilità e competizione aperta”

La proposta di una Super League del calcio europeo tra i club più titolati e più ricchi del continente continua a essere osteggiata dalle istituzioni Ue, che negli ultimi mesi hanno messo in chiaro la loro preferenza per il mantenimento dell’attuale assetto della Uefa Champions League. Il Parlamento europeo nelle prossime ore voterà una risoluzione che critica apertamente il progetto della Super League. Una mossa che non piace per niente ai ‘tifosi’ della nuova competizione, i quali hanno manifestato la loro irritazione direttamente ai parlamentari europei. 

Il testo della risoluzione evidenzia la contrarietà degli europarlamentari per le cosiddette “competizioni separatiste”, ovvero quelle che - come la Super League - si pongono l’obiettivo di dividere il sistema dei campionati nazionali dalle coppe internazionali. L’Aula di Strasburgo difenderà “un modello sportivo europeo che riconosca la necessità di un forte impegno per l'integrazione dei principi di solidarietà, sostenibilità, inclusività per tutti, competizione aperta, merito sportivo ed equità”. Ma le competizioni come la Super League, secondo gli europarlamentari, “pregiudicano tali principi e mettono a repentaglio la stabilità dell'intero ecosistema sportivo”, si legge nel testo già approvato dalla commissione Cultura e istruzione con ventinove voti a favore, uno contro e un’astensione. 

Secondo quanto riportato da diverse testate europee, i deputati hanno ricevuto una lettera dai rappresentanti della Super League irritati dal testo. Il giornale online Politico ha citato un’intervento di Anas Laghrari e John Hahn, fondatori di A22 Sports Management - lo sponsor della Super League del calcio europeo annunciata, ma mai nata - nel quale i due avrebbero preso di mira l’Uefa accusandola di essere “l’operatore monopolistico delle competizioni calcistiche per club transfrontalieri”. 

“Non esiste altro mercato nell'Unione europea in cui un regolatore sia anche autorizzato a essere l'unico operatore dominante e gatekeeper", hanno aggiunto i rappresentanti della Super League. “I conflitti di interesse sono evidenti, così come l'incompatibilità con il diritto della concorrenza dell’Ue”, hanno aggiunto i due esponenti del gruppo anti-Uefa, evidentemente irritati per la difesa Ue del 'modello' Uefa.

La lettera prende di mira anche le regole del fair play finanziario definite “inadeguate e non applicate”. L’Uefa, secondo i promotori della Super League, “non affronterà adeguatamente i problemi di sostenibilità finanziaria”.

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