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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Allarme suicidi tra gli adolescenti: ogni giorno tre giovani si tolgono la vita in Europa

Sono gli allarmanti dati di un nuovo report dell’Unicef. E i numeri reali potrebbero essere anche più elevati

Tre giovani si tolgono la vita ogni giorno, 1.200 vite spezzate ogni anno. E' una vera e propria strage quella che avviene in Europa, per numeri seconda solo a quella causata dagli incidenti stradali. Sono i nuovi allarmanti dati dell’Unicef, che nella sua ultima indagine “La condizione dell’infanzia nel mondo” rivela che ogni giorno tre giovani tra i 10 e i 19 anni pongono fine alla loro esistenza e che circa nove milioni di ragazzi nel continente sarebbero affetti da un disturbo legato alla salute mentale.

Secondo lo studio la percentuale di problemi legati alla salute mentale per i ragazzi e le ragazze è del 16,3 per cento, mentre il dato globale nella stessa fascia di età è del 13,2. Le nazioni con la percentuale maggiore sono: Spagna (20,8 per cento), Portogallo (19,8 per cento) e Irlanda (19,4 per cento), mentre quelle con la percentuale minore si trovano principalmente nell'est: Polonia (10,8 per cento), Repubblica Ceca (11 per cento), Bulgaria, Ungheria, Romania e Slovacchia (11,2 per cento).

In Italia sono circa 956.000 i giovani tra i 10 e i 19 anni a soffrire di problemi legati alla salute mentale, circa il 16,6% degli adolescenti. La percentuale è maggiore tra le ragazze 17,2%, ovvero 478.554, mentre tra i ragazzi la cifra scende al 16,1 per cento ovvero 477.518 persone. Nel mondo, si stima che a togliersi la vita ogni anno siano oltre 45mila adolescenti, ovvero più di uno ogni 11 minuti, secondo il report sarebbero principalmente giovani di sesso maschile, la percentuale è stimata attorno al 69 per cento, dato in linea con le altre fasce di età, mentre per le ragazze la cifra scende al 31 per cento.

In Europa orientale e in Asia centrale, il suicidio è la prima causa di morte tra gli individui dai 15 ai 19 anni; in Nord America, Europa occidentale, Asia meridionale e Africa occidentale e centrale, è la seconda causa più diffusa e in America Latina e nei Caraibi è la terza causa di morte più frequente. È importante sottolineare che questi dati potrebbero essere addirittura ottimistici, secondo il report i dati relativi a suicidio e autolesionismo sono spesso sottostimati e per l’Oms sono solamente 80 gli Stati a disporre di dati di qualità e affidabili.

Il tema del suicidio e dei disturbi mentali resta tutt’oggi un tabù in molte nazioni e questo implica che i risultati siano probabilmente falsati. Oltre allo stigma che versa sull’argomento vi è da considerare che in certi Paesi togliersi la vita “è illegale, fattore che può contribuire alla mancata segnalazione e a un'errata classificazione" e per i bambini e gli adolescenti, in particolare, "è più probabile che questi vengano registrati come decessi per cause incerte o accidentali a causa dell'immaturità cognitiva del bambino, ma anche per evitare lo stigma sociale che colpirebbe le famiglie”.

Le cifre sui disturbi legati alla salute mentale nelle persone da zero a 19 anni hanno delle forti implicazioni a livello economico. Secondo il report la perdita annuale di capitale umano determinata da questi problemi è di 387,2 miliardi di dollari. Nello specifico, 340,2 miliardi sono legati ad ansia che incidono per il 26,93 per cento, depressione 21,87 per cento e disturbi del comportamento 22,63 per cento mentre i restanti 47 miliardi sono causati dai suicidi.

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