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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cervelli in fuga / Paesi Bassi

Gli studenti olandesi contro i fuorisede stranieri: "Via dalle nostre università, abbassano il livello"

Le associazioni locali si lamentano per le aule troppo piene e per l'uso della lingua inglese a lezione: "Non tutti i professori possono offrire la stessa qualità". E vicino agli atenei mancano le case

La tradizionale politica di apertura delle università olandesi agli studenti stranieri potrebbe presto diventare un ricordo del passato. A chiedere un freno, anche se "temporaneo", sono le associazioni studentesche locali che hanno definito l'afflusso di cervelli stranieri negli atenei dei Paesi Bassi "attualmente esplosivo". Secondo le statistiche, gli stranieri rappresentano il 40% delle matricole nelle università olandesi. 

Un dato che ha convinto le associazioni studentesche Lsvb e Iso a chiedere un tetto temporaneo al numero di immatricolazioni di studenti stranieri, come riportato dalla testata Nu.nl. In un dibattito parlamentare che ha avuto luogo mercoledì, il ministro dell'istruzione Robert Dijkgraaf si è detto favorevole addirittura a un "freno permanente" all'arrivo di studenti da oltreconfine.

A prescindere dal metodo "bisogna fare qualcosa, perché questo afflusso va a scapito della qualità dell'insegnamento", ha affermato Terri Van der Velden, portavoce della sigla studentesca Iso. I docenti, a detta delle organizzazioni di rappresentanza olandesi, hanno difficoltà a gestire i gruppi di studenti molto più numerosi che in passato e ciò determinerebbe anche una riduzione dei tempi dedicati all'aiuto individuale dei laureandi.

"Inoltre, i docenti devono correggere molti più esami. Quindi la pressione del lavoro è ancora più alta per loro", ha aggiunto Van der Velden. Un altro fattore di deterioramento della qualità didattica collegato alla presenza di troppi stranieri sarebbe l'uso della lingua inglese a lezione. "Non tutti i docenti possono offrire la stessa qualità nelle lezioni in inglese come se parlassero olandese", ha detto Joram van Velzen, presidente dell'organizzazione Lsvb. Quest'ultimo rappresenta un tema di dibattito ricorrente in Olanda, dove i partiti più conservatori sostengono che tutti i corsi di laurea debbano essere impartiti solo in olandese.

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Un ultimo problema è rappresentato dal mercato delle case in affitto letteralmente saturato dagli studenti nelle città universitarie come Groningen o Utrecht. Di qui la richiesta delle organizzazioni locali di un sistema che privilegi gli universitari olandesi.

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